Bruno Peotta presenta da lunedì 16 a ViArt opere per interni ed esterni in Pietra di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 15 Ottobre 2012 alle 00:35 | 0 commenti

ArticleImage

ViArt  -  Bruno Peotta: scultura e architettura in Pietra di Vicenzadal 16 ottobre al 16 aprile 2012, Piano Terra di ViArt

Fondato nel 1903 da Gelindo Peotta, da cui il figlio Bruno ha appreso le tecniche dell'arte di scolpire, il Laboratorio di Scultura e Architettura "Peotta" da quattro generazioni ha continuato a rigenerare la Pietra di Vicenza in forme e volumi, diventando il riconosciuto interprete a livello internazionale di una disciplina e di un'arte che si manifestano nella paziente maestria di una colta tradizione e nella generosa passione di plasmare la materia.

Oggi il laboratorio Peotta, gestito da Luigi Peotta insieme ai figli Mattia e Michele, si conferma erede ideale della tradizione, in virtù di un ampio catalogo di oltre 2.500 articoli - tutti rigorosamente eseguiti a mano - che comprende raffinati e innovativi manufatti architettonici sia da giardino che da interni. Vengono inoltre eseguiti disegni su specifica richiesta del cliente per la realizzazione di fontane, statue e sculture in generale. Ogni scultura creata nel Laboratorio Peotta mantiene il carattere dell'unicità, in quanto si tratta di opere artigianali lavorate a mano. La tradizione e l'esperienza sono elementi caratteristici che si realizzano in ogni gesto dello scultore durante tutto il ciclo di lavorazione della scultura.
I blocchi di pietra in primo luogo vengono selezionati ed estratti unicamente dalle cave di proprietà della famiglia Peotta situate nelle rigogliose colline vicentine, i Colli Berici. Successivamente la pietra viene segata, esaminata e trasportata al laboratorio per il taglio a misura e la consegna si diversi reparti di lavorazione. In seguito i maestri scultori iniziano la loro opera esaminando cominciando a disegnare i tratti delle future sculture. Si passa poi alla fase della "sbozzatura" necessaria per creare i volumi e le corrette proporzioni all'opera. Il lungo lavoro finisce con la "rifinitura", eseguita utilizzando martelli e scalpelli intagliando l'opera per dare le ultime decorazioni e creare le espressioni. La pietra di naturale colorazione bianca potrà essere "patinata" utilizzando diversi metodi di finiture, le quali doneranno quel sapore antico ancora ammirabile nelle opere scultoree che adornano i parchi delle Ville Palladiane.
Vicenza è da sempre conosciuta per la nobile attività di artigianato artistico della lavorazione della pietra, presente dall' epoca romana. Gli splendidi palazzi, le ville e la magnifica Basilica costruita da Andrea Palladio ne hanno fatto conoscere le caratteristiche in tutto il mondo. Nei colli Berici ed in particolare nelle zone di San Gottardo, Costozza, Zovencedo e Grancona si estraevano vari tipi di pietra di Vicenza, materiale usato con molta libertà poiché si piegava ai più vari modi espressivi, sia lasciata grezza che dipinta. La pietra di Vicenza è un calcare grossolano costituito da frammenti fossili con pasta cementante di natura calcarea. Tenera al momento dell'estrazione (e dunque facile da lavorare) indurisce al contatto dell'aria. La sua colorazione, inizialmente bianca, si scurisce sotto l'azione degli agenti inquinanti.
Peotta Bruno offre ai propri clienti un servizio di assistenza completo, che spazia dalla progettazione alla spedizione dando al cliente ampia rendicontazione fotografica delle fasi che portano alla realizzazione dell'opera finale, più di 2.500 referenze di opere eseguite, personalizzabili nei particolari, decorazioni, dimensioni e patine.

Leggi tutti gli articoli su: ViArt

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network