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A Brescia come a Verona, contenere e poi ripartire, Dal Canto: Vicenza, è questa la via

Di Filippo Zenna Venerdi 15 Febbraio 2013 alle 17:57 | 0 commenti

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Avanti col 4-4-2: out Di Matteo, rientrano Brighenti e Padalino. Rigoni e Gentili con la Primavera 

Dimenticare la vittoria, ricordare però come è stata costruita. Perché a Brescia, per uscirne illeso, il Vicenza dovrà giocare proprio come nel derby di Verona. In trincea, senza scoprirsi se non quando l'avversario lo concede. Non è paura, è necessità: imposta dalla classifica paurosa, dai valori enormi dell'avversario, dall'esigenza di trovare una continuità troppe volte invocata.

Alessandro Dal Canto ha preparato l'impegno di domani proprio come quello di una settimana fa al Bentegodi: "Bisogna essere guardinghi perché il Brescia, insieme al Verona ed al Sassuolo, è la squadra con la miglior capacità di palleggio della serie B. E poi ha fisicità e tantissima esperienza. Quindi stesso atteggiamento del Bentegodi". Tatticamente traslando, significa: 4-4-2 compatto, baricentro basso, linee raccolte dietro la linea della palla, pochi uomini designati a trovare varchi in situazioni di rimessa. Dal Canto, che non si sente uno scienziato, non vuole però l'etichetta del difensivista. Ora lo è per cause di forza maggiore, ma non sempre è stato così: "A Padova, con una squadra costruita per le prime posizioni, eravamo quasi sempre noi a fare la partita, spesso con moduli molto offensivi. Oggi come oggi, però, preferisco contenere e ripartire: abbiamo bisogno soprattutto di tutela e poi ci sono caratteristiche organiche che privilegiano questo tipo di gioco. Difendiamo tutti e quando c'è l'opportunità proviamo a pungere. Poi magari - tanto per non abituare ad una concezione troppo trapattoniana - migliorando in tenuta fisica e mentale tra qualche partita avanzeremo il baricentro di una decina di metri, andremo a pressare più alti. In serie B non lo fa quasi nessuno, fatta eccezione per il Sassuolo che è una spanna sopra le altre e non a caso è primo in classifica. L'importante, però, è restare piantati con la testa nella sabbia. Per risalire ci dobbiamo sentire costantemente sul filo del rasoio". La schiettezza resta il punto di forza del tecnico biancorosso, che non si nasconde mai dietro frasi di circostanza: "Dico sempre quello che penso. Il derby l'abbiamo vinto, ma davanti hanno fatto risultato tutte tranne il Bari. Quindi la sfida col Verona dobbiamo archiviarla e ricordare solo il sacrificio che ci ha portato alla vittoria. Mancano 17 partite ed abbiamo l'obbligo di fare tanti punti. Sono tipo realista - aggiunge Dal Canto - e non voglio buttare fumo negli occhi. Ora come ora l'obiettivo è arrivare quartultimi. Non possiamo permetterci voli pindarici". Poi l'argomento Tiribocchi, che gira e rigira ritorna sempre d'attualità: "Il Tir sta bene fisicamente, anzi tra i nuovi è quello che sta meglio avendo quasi sempre giocato a Vercelli. Le scelte, poi, le faccio in base all'avversario ed a quello che voglio in ogni singola partita. E lì davanti sono tutti in discreta forma, per mia fortuna". Non vale lo stesso discorso nelle retrovie: rientra da squalifica Brighenti, ma Dal Canto perde Di Matteo. Avrebbe volentieri convocato Pisano, che resta però ai margini per scelte non di certo tecniche. Tra i diciannove arruolati per Brescia c'è l'ex doriano Lazco, che non gioca da tantissimo tempo. Il tecnico non ha ancora sciolto le riserve sul settore sinistro di difesa: non è da escludere un dirottamento di Martinelli sul fronte mancino o un richiamo al sacrificio per il rientrante Padalino. A centrocampo recupera Ciaramitaro, chiamato a far coppia in regia con Cinelli. Gentili e Rigoni ancora fuori dalla lista dei convocati: "Devono mettere benzina nelle gambe", la chiusura di Dal Canto. Per questo sia il difensore che il centrocampista sono stati aggregati alla Primavera di Beghetto, che domani affronterà il Cittadella.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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