Brennero: Fontal Alpinella tedesco per Zarpellon
Martedi 6 Luglio 2010 alle 19:17 | non commentabile
Coldiretti Vicenza - Pronto il presidio di protesta Coldiretti dalle 20.30, in attesa dell'arrivo del camion dal Brennero
Protesta efficace quella messa in atto dalle prime ore del pomeriggio di oggi da una delegazione vicentina della Coldiretti alla frontiera del Brennero. A metà pomeriggio, infatti, è stato ispezionato dalle autorità competenti un camion proveniente dalla Germania con un trasporto decisamente allarmante: centinaia di forme da 11 kg di formaggio classificato come Fontal Alpinella, un formaggio assolutamente italiano, ma prodotto in tutto e per tutto in terra tedesca.
"Un classico esempio - commentano il presidente Diego Meggiolaro ed il direttore Coldiretti Roberto Rampazzo - di come le tradizioni e le tipicità del nostro Paese, con tutta la storia che portano con sé, vengono ogni giorno volgarmente infangate. Prodotti realizzati spesso con tecniche e garanzie di tutela minime, oltre che essere spacciati per italiani pur non avendo al loro interno neppure una goccia di latte prodotta nel nostro Paese".
Il carico individuato proviene dalla Germania ed è diretto al Caseificio Zarpellon spa di Romano d'Ezzelino (nella foto, n.d.r.), dove ad accogliere il camion ci sarà una numerosa delegazione della Coldiretti, tra dirigenti e soci provenienti per l'occasione dall'intera provincia berica.
Lo scacco messo a segno non è l'unico a livello regionale. Le auto civetta della Coldiretti, infatti, hanno individuato della lattuga dei Paesi Bassi diretta al mercato ortofrutticolo di Verona ed un camion frigorifero pieno di mozzarelle tedesche dirette all'IN's di Pianiga. È opportuno ricordare che sia per la mozzarella che per il formaggio non esiste l'obbligo dell'indicazione di provenienza, di conseguenza il consumatore non può conoscere chi realmente ha prodotto quanto porta in tavola".
Sono chiare le conclusioni di Coldiretti: "è giunto il momento che si faccia chiarezza concludono Meggiolaro e Rampazzo - e vengano adottate le norme più rigorose per tutelare i cittadini consumatori e far sì che sia possibile conoscere con certezza la provenienza dei prodotti posti sulle nostre tavole".