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Trincea Breda, allenamento a porte chiuse: a Cesena con Bojinov, ma col dubbio del modulo

Di Filippo Zenna Mercoledi 23 Gennaio 2013 alle 19:36 | 0 commenti

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4-3-3 o 4-2-3-1? Scegliere, ora che l'organico è ampio, diventa delicato per il tecnico biancorosso

L'unica certezza da Lisbona sulla questione Bojinov: nulla osta arrivato, disponibilità assicurata per la trasferta di Cesena. L'attaccante bulgaro, che ha riacceso sogni e speranze popolari, domani si presenterà alla stampa e sabato farà il suo debutto in biancorosso. In quale posizione, all'interno di quale sistema tattico resta però un mistero.

Ieri, infatti, il tecnico Roberto Breda ha ordinato le porte chiuse al centro tecnico di Isola Vicentina. Ha voluto lavorare in gran segreto per non concedere nemmeno un minimo vantaggio agli avversari. E di conseguenza ha tenuto appesi diversi interrogativi. Sul modulo e di conseguenza sulle scelte.

Continua a reggere il doppio filo: o 4-3-3, com'è stato per gran parte del girone d'andata, oppure 4-2-3-1, che è la soluzione nuova (ed un tantino più rischiosa) pensata per valorizzare di più il parco offensivo ed agevolare la convivenza tra l'esercito di mezze punte, il bomber Malonga (oggi rientrato in gruppo a pieno regime) ed il talentuoso Bojinov. Dalla cintola in su è tutta una grande incognita, oltre che un sottile gioco d'equilibri tra vecchi e nuovi. Ha convinto tanto, ad esempio, l'ultimo arrivato in mediana Cinelli, ma il suo utilizzo - soprattutto in caso di 4-2-3-1 - porterebbe ad esclusioni eccellenti: Padalino su tutti (tenuto in considerazione nell'eventualità di centrocampo a tre) e poi uno tra Giandonato e Castiglia (la situazione sarà ancor più delicata col recupero completo di Rigoni, che a Cesena ritornerà tra i convocati, ma partirà quasi sicuramente dalla panchina). Stesso discorso per il reparto offensivo: Semioli, Giacomelli, Misuraca, Malonga, Pinardi e Bojinov. In campo ne andranno quattro se Breda deciderà di rischiare il 4-2-3-1, tre soltanto se proseguirà col 4-3-3. Ed anche qui, la coperta diventata lunga prevede scelte parecchio difficili. Resteranno i dubbi fino a sabato, a meno che il tecnico biancorosso non decida di sbilanciarsi pubblicamente venerdì, a margine della rifinitura (pure quella a porte chiuse). Intanto c'è la certezza Bojinov e già quella vale tanto per un Vicenza che ha speso 22 giornate a ricercare un bomber di razza, uno che scaricasse dalle spalle di Malonga il macigno del gol.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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