Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

BPVi e Veneto Banca, le considerazioni di Sandro Pupillo sulla situazione attuale

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Novembre 2016 alle 17:59 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Sandro Pupillo, presidente di Vicenza Capoluogo e pubblichiamo
La grave situazione del settore bancario e di quello finanziario italiano è stata accentuata, a Vicenza, da evidenti episodi di mala gestio verificatisi in Banca Popolare di Vicenza ed in Veneto Banca. La magistratura sta indagando e ci auguriamo che proceda in tempi rapidissimi alla verifica dei fatti volta ad accertare le responsabilità e la gravità dei comportamenti dei soggetti che hanno portato i due istituti bancari ad una drammatica crisi aziendale, impoverendo drasticamente la nostra Provincia.

Da notizie di stampa apprendiamo che i due Istituti stanno valutando la possibilità di fondersi per dar vita ad un'unica realtà societaria. Considerato che le banche svolgono un'attività pubblica, tutelata da leggi e regolamenti e controllata da istituti di vigilanza europei e nazionali, sarebbe opportuno che il piano industriale fosse portato a conoscenza della collettività attraverso una relazione trasparente per mantenere  un rapporto di chiarezza e correttezza nei confronti di tutti i cosiddetti stakeholders, tra i quali vanno certamente ricomprese le autorità politico-amministrative della città.
Ciò è indispensabile soprattutto per la Banca Popolare di Vicenza poiché oggi mancano purtroppo fiducia e certezze. Pur nel rispetto dei ruoli che assegnano agli organi gestionali della banca di procedere con la formulazione del cosiddetto piano industriale, ci sentiamo di offrire le seguenti considerazioni:

-       E' evidente, in via generale e presuntiva, che il proprietario quasi totalitario di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, intenda procedere alla fusione tra i due istituti di credito, al fine di migliorare sinergie, ottimizzare centri di costo e potenziare i servizi alla clientela. La visione del piano dovrebbe confermare questa impostazione e smentire le illazioni che, al contrario, indicherebbero la reale intenzione della proprietà ossia quella di uno svuotamento e spezzettamento delle attività bancarie. -       L'impatto del piano industriale avrà una ricaduta pesantissima sui livelli occupazionali, che dovranno essere salvaguardati con ogni mezzo concesso dalle leggi e dai regolamenti del contratto collettivo di lavoro del settore attraverso l’adeguato finanziamento del Fondo per l’esodo incentivato, da una parte, ma dall’altra anche un rigoroso accordo di solidarietà tra dipendenti, salvaguardando le risorse più giovani, economicamente più deboli e con minori responsabilità nella vicenda. -   
La particolare situazione rivelatasi in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto  Banca, richiede interventi ad hoc, il cui finanziamento deve essere considerato all’interno di un ampio programma di recupero del rapporto di fiducia con il territorio, oggi profondamente incrinato. Le categorie economiche ed imprenditoriali, il Comune, la Provincia e la Regione devono impegnarsi a rivedere il rapporto avuto con la Banca Popolare di Vicenza e con Veneto Banca poiché il ruolo sociale dell'imprenditore deve valere non solo all'interno della propria impresa, ma anche quando cura gli interessi della collettività. Riteniamo utile il percorso che la IV Commissione Consigliare sta facendo sui questi temi ed, altrettanto, la richiesta di dibattito in Consiglio Comunale presentata dalla Maggioranza che verrà discussa il 5 dicembre e durante la quale presenteremo delle nostre proposte. A tal proposito sarebbe assai auspicabile poter conoscere quanto prima le linee guida del piano industriale della Banca in modo tale che, anche a livello politico, si possa esprimere una political opinion che, nel ribadito rispetto dei ruoli, restituisca alla collettività una sorta di moral suasion nei confronti degli organi della banca statutariamente deputati alla redazione del piano.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network