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BPVi e le altre banche italiane per un giorno aprono al pubblico i loro palazzi

Di Edoardo Andrein Mercoledi 1 Ottobre 2014 alle 13:30 | 0 commenti

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In occasione della XIII edizione di “Invito a Palazzo”, l’iniziativa di apertura al pubblico dei palazzi di proprietà delle banche che coinvolge gli istituti di credito italiani, sabato 4 ottobre a Palazzo Thiene, sede della Banca Popolare di Vicenza, si potranno ammirare con ingresso libero dalle 10.00 alle 19.00 i capolavori delle collezioni d’arte come la raccolta di stampe dei Remondini, il regale servizio da tavola della manifattura Antonibon, le sculture in marmo di Lorenzo Bartolini, i gessi di Arturo Martini e le preziose raccolte di Oselle e Zecchini d’oro veneziani. Di seguito maggiori dettagli.

Banca Popolare di Vicenza aderisce anche quest’anno alla giornata promossa dall’Associazione Bancaria Italiana “Invito a Palazzo”. Giunta alla tredicesima edizione, l’iniziativa coinvolge le banche italiane che, per una giornata, apriranno al pubblico i loro palazzi. 

Per l’occasione, sabato 4 ottobre Banca Popolare di Vicenza apre gratuitamente al pubblico la sede storica di Palazzo Thiene, in contrà San Gaetano Thiene a Vicenza: dalle 10.00 alle 19.00 i visitatori potranno avere accesso libero alle sale del palazzo ed avranno, inoltre, l’opportunità di seguire una visita guidata gratuita alla Pinacoteca, alle Sale Monumentali e ai Sotterranei Palladiani dalle 10.30 alle 18.30, ogni ora.

Il percorso di visita ad ingresso libero comprende le Sale Monumentali riccamente decorate con affreschi e stucchi, la Pinacoteca con dipinti dal XV al XIX secolo, la raccolta di stampe settecentesche dei Remondini, i piatti popolari dell’800, il regale servizio da tavola settecentesco della manifattura Antonibon, una sezione dedicata alla scultura con le opere ottocentesche in marmo di Lorenzo Bartolini, i gessi di Arturo Martini e le opere novecentesche di Nereo Quagliato. Saranno aperti al pubblico anche i Sotterranei Palladiani che ospitano la preziosa collezione di Oselle veneziane, l’unica completa visibile al pubblico, e la raccolta degli Zecchini d’oro di Venezia.

Con l’adesione all’iniziativa “Invito a Palazzo”, la Banca Popolare di Vicenza conferma la sua attenzione per la valorizzazione del proprio patrimonio artistico, offrendo a tutti la possibilità di approfondire la conoscenza dei capolavori presenti a Palazzo Thiene e consolidando e rafforzando il binomio economia e cultura.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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