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BPVi, a Schio nasce un Comitato nazionale: forse punta al Cda ma intanto segue solite vie legali

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 10 Ottobre 2015 alle 15:59 | 0 commenti

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Si è appena tenuta presso la sede USB di Schio la prima riunione costituente del Comitato Nazionale Piccoli Azionisti BPVI con l'intento dichiarato, oltre a quello di valutare le ormai sempre più frequenti vie legali, di «fare squadra per pesare durante le assemblee che cambieranno radicalmente la nostra Banca e inserire un piccolo azionista nel CDA della Banca, per cercare di prevenire future azioni a danno dei piccoli azionisti».

Di fronte a un gruppo di una ventina di risparmiatori, che hanno comunque, riempito la piccola sala, è sembrato, però anche se comprensibilmente, prevalere il richiamo a chissà quanto fruttuose azioni legali rispetto a un difficile, ma strategico, tentativo di poter essere presenti nel Cda futuro che prenderà in mano la BPVi dopo il risanamento in via di attuazione da parte del nuovo Ad Francesco Iorio e del suo staff chiamato soprattutto a salvare e rilanciare l'Istituto messo in ginocchio dagli ultimi anni della vecchia gestione.

Più tardi pubblicheremo un video con gli intenti dichiarati dai promotori del neo Comitato che per il 12 ha convocato un nuovo e più ampio incontro tra azionisti e legali (con la precisazione che ogni azionista può tenere il suo...) per raccogliere il maggior numero di profili possibili e promuovere esposti comuni nelle varie aree di competenza.

Ma l'obiettivo di avere un membro nel Cda che verà eletto nel

2016 dopo la quotazione in Borsa? «Vedremo, valuteremo , decideremo ma faremo intanto tutto quanto sarà possibile fare per tutelare i piccoli azionisti ed evitare la fine che hanno fatto nel caso Parmalat dove solo i grandì capitali sono stati difesi...» è stata la risposta in politichese di un giovane promotore dell'evento forse immemore che anche a Parma, mentre i piccoli azionisti si difendevano da soli o in gruppo, la decisione di vendere passava da un Cda in cui l'interesse "diffuso" non era presente.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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