"Botteghe di vicinato" chiudono, Cerantola: mancato presidio dei centri urbani
Martedi 26 Gennaio 2016 alle 11:42 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza
“Le botteghe di vicinato abbassano la serranda, a causa della pressante crisi e del significativo calo dei consumi, a favore della grande distribuzione e di altre forme di vendita, tra cui i mercati di Campagna Amica. Questa situazione ci preoccupa sotto due aspetti: il mancato presidio dei centri urbani, con il conseguente aumento della criminalità ed il rischio concreto che i consumatori portino in tavola cibi e prodotti considerando solo il prezzo d’acquisto e non la qualità â€.
Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola interviene esaminando l’analisi di Coldiretti, realizzata sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell’Istat dei primi undici mesi del 2015, da cui emerge l’aumento del comparto alimentare (+1,7%), più del doppio della media (-0,8%). Risulta, inoltre, che le piccole botteghe alimentari sono gli unici esercizi commerciali a fare registrare un calo delle vendite (-0,5%), mentre all’opposto si collocano i discount alimentari, che fanno segnare un +3,5%, l’aumento più rilevante, ed i mercati di Campagna Amica, nuova realtà , che azzera la filiera e si pone come alternativa alla tradizionale distribuzione commerciale. La tendenza positiva dell’alimentare è confermata anche dai dati Istat sul fatturato industriale, che a novembre crescono del 2% anche per l’effetto della domanda di vino e cibo made in Italy per le festività natalizie in Italia ed all’estero. “A cambiare profondamente nel dettaglio alimentare - sottolinea il presidente Cerantola - sono stati i luoghi dove i consumatori fanno la spesa, con la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti a basso prezzo nei discount, a cui può corrispondere una bassa qualità , con il rischio che il risparmio sia solo apparente. Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina, invece, evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità , ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e della stessa sicurezza sociale dei centri urbaniâ€. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata la crescente presenza di mercati di Campagna Amica. Un’opportunità per i produttori e per i consumatori che va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani.
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