Borse: uno stillicidio senza fine

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Dicembre 2011 alle 22:38 | 0 commenti

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Terza seduta e terzo ribasso di settimana, la sfiducia regna sovrana ed è difficile prevedere cosa possa accadere per far invertire la rotta.
I timori che avevamo paventato ieri si sono puntualmente verificati oggi, ormai è evidente a tutti che i meccanismi cardine sui quali si poggia il cosiddetto "mercato" sono saltati, non esistono più.
Ora chi vuole investire non ha più parametri di alcun genere, se è conscio di entrare in un casinò, bene, può farlo, ma se cerca delle logiche di mercato non le troverà.

La domanda da porsi è proprio questa: fino a quanto durerà, purtroppo non c’è risposta.
Se vogliamo possiamo ricondurre il tutto al comunicato del FOMC di ieri sera dal quale si lasciava trasparire che il tanto agognato QE3 che avrebbe potuto essere messo in campo nel primo trimestre del prossimo anno, non ci sarà.
In pratica è come dire ad un malato grave in crisi respiratoria che gli si toglierà l’ossigeno.
Si potrebbe anche, fra poco, arrivare a chiedersi se abbia un senso tenere i mercati aperti, sappiamo che potrebbe essere interpretata come un’eresia, ma è una maniera provocatoria per sottolineare l’inutilità di tutti gli i discorsi fatti per cercare una logica dove non c’è.
Chi sarebbe chiamato a dare una risposta ai gravi problemi che assillano l’economia mondiale non è in grado, o, nella migliore delle ipotesi, non ha gli strumenti per farlo, la via d’uscita, quindi al momento non c’è.
Con queste premesse andiamo brevemente a commentare una seduta di Borsa che ha visto solo vendite ad eccezione della primissima parte di contrattazione in cui l’indice principale è stato anche in territorio positivo.
Il Ftse Mib (-2,84%) e sceso fino a 14.430,02 punti a causa delle ininterrotte vendite sui titoli assicurativi ed industriali.
Sul fondo della classifica sempre Fondiaria Sai (-6,01%), ricordiamo che nel marzo scorso, quindi nove mesi fa valeva oltre 4 euro. Poi la galassia Agnelli con Fiat (-5,48%) e Fiat Ind. (-5,09%) seguite da Generali (-4,91%) e Saipem (-4,84%).
Tra i bancari forti vendite su Ubi Banca (-4,81%), Mediobanca (-4,46%) e Unicredit (-3,31%).
Mentre si sono salvati dalle vendite soltanto Banca Popolare di Milano (+4,21%) e Bper (+1,23%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro e VicenzaPiu.com

Leggi tutti gli articoli su: Giancarlo Marcotti, ViPiù F&M, 14 dicembre 2011

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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