Crollano i Bancari, l'EBA (tanto per cambiare) richiede ulteriori ricapitalizzazioni. Fonsai ancora martoriata da vendite senza fine.
Il rialzo dei listini di venerdì scorso, in assenza di buone notizie dal Consiglio Ue, ci era risultato anomalo e la seduta odierna non ha fatto che confermare la nostra prima impressione, le riunioni in Europa si susseguono ad un ritmo frenetico, ma i risultati, per usare un eufemismo, risultano scarsi. Ed intanto Moody's & Co. continuano nella loro opera di sciacallaggio su un'Europa debole e traballante, incapace di una qualsiasi risposta se non univoca perlomeno autorevole.
Quindi per i listini del Vecchio Continente è stata l’ennesima seduta in sofferenza, Francoforte ha perso il 3,1%, Parigi il 2,3% e Londra l’1,6%, e Wall Street si sta adeguando avvicinandosi a cali di un paio di punti percentuali.
Per quanto riguarda la nostra Piazza Affari, tartassati i bancari, quindi,
Ftse Mib (-3,79%) maglia nera d’Europa, siamo tornati nuovamente sotto quota 15.000 proprio nel momento peggiore.
Nella prima ora di contrattazione a far segnare un forte ribasso ci pensava
Terna (-5,72%) dopo che l’autorità per l’energia e per il gas ha approvato un documento che non contiene sostanziali cambiamenti rispetto al precedente e quindi nessun beneficio sembra potrà controbilanciare gli effetti della famigerata Robin Tax. Per questo motivo il titolo è stato tartassa dagli analisti (sono arrivati un paio di downgrade) e dal mercato.
Ma al solito è stata
Fondiaria Sai (-8,96%) a far segnare il crollo più preoccupante, siamo giunti a quota 0,8535 euro e nessuno parla, non si sente nulla dagli organi preposti al controllo ed il silenzio comincia a farsi assordante.
A seguire ovviamente troviamo le Banche, le Popolari, in particolare, sono state letteralmente massacrate: Bp
er (-9,45%), Banca MPS (-8,83%), Banco Popolare (-7,75%), Ubi Banca (-7,01%). Non che le Big abbiano fatto molto meglio:
Unicredit (-5,81%) e Intesa (-5,79%), venduta a piene mani anche
Mediaset (-5,78%). D’altronde sul nostro indice principale non si è salvato nessuno dalle vendite, i minori ribassi sono risultati quelli di
Atlantia (-0,34%) e Pirelli (-0,81%). Quindi il commento alla giornata odierna è presto fatto, nessuna nuova? Cattiva nuova!
Il fondo è ancora lontano.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro e VicenzaPiù