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Boom dall'estero: gli stranieri vanno pazzi per i vini vicentini

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 11 Aprile 2013 alle 17:11 | 0 commenti

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Made in Vicenza - L'edizione 2013 del Vinitaly si è chiusa con grande soddisfazione per le case vinicole della provincia berica presenti nello stand istituzionale di Made in Vicenza, l'Azienda speciale della Camera di Commercio. Tanti i visitatori, in particolare stranieri. Secondo alcuni produttori vicentini i contatti con gli operatori provenienti dall'estero sono aumentati di oltre il 20% rispetto al 2012, in un contesto che ha registrato l'aumento del 10% di visitatori stranieri a confronto con l'edizione precedente di Vinitaly.

Sette erano le cantine ospitate nello stand di Made in Vicenza, all'interno del padiglione Veneto: l'azienda agricola Piovene Porto Godi Alessandro di Toara di Villaga; Masari di Valdagno; l'azienda agricola Col Dovigo di Breganze, l'azienda vinicola Sormonta di Grisignano di Zocco e le bassanesi Vigneto Due Santi di Zonta, Vignaioli Contrà Soarda e Villa Angarano Bianchi Michiel.
L'edizione 2013 di Vinitaly si è confermata per le case vinicole vicentine un appuntamento importante, che ha permesso loro di entrare in contatto con gli appassionati e gli operatori del settore. Importatori, distributori, ristoratori e sommelier costituiscono una tipologia di visitatore interessato, che si presenta al Vinitaly con l'obiettivo di assaggiare per scegliere i migliori prodotti. I produttori vicentini hanno evidenziato che l'assaggio è fondamentale per far conoscere e vendere il vino: permette infatti di creare un legame sensoriale con il prodotto, a richiamo della territorialità quale punto di forza dei vini veneti.
Oltre agli operatori, gli stand riuniti da Made in Vicenza hanno registrato una grande affluenza da parte di appassionati, a conferma della vitalità del prodotto-vino e della capacità delle aziende vinicole vicentine di intercettare un pubblico ampio. Obiettivo raggiunto dai sette produttori della provincia berica anche grazie alla promozione e all'organizzazione di Made in Vicenza, oltre all'uso dei social network per comunicare la loro presenza a Vinitaly, all'intramontabile passa parola e alla creazione di eventi in azienda nei mesi scorsi. Made in Vicenza conferma così il successo della sua partecipazione alla kermesse dell'enologia italiana, presenza che dura da quasi vent'anni. 
Un'attività promozionale coronata dal primato del Veneto nell'export di vino che, secondo gli ultimi dati del 2012, rappresenta il 31% del totale italiano. Nonostante il momento di crisi, Vinitaly si conferma un appuntamento di grande richiamo, a dimostrazione che il settore del vino è uno dei pochi a tenere e fare da traino per l'economia nazionale. L'edizione 2013 ha registrato 148.000 visitatori (+6% rispetto al 2012), dei quali 53.000 esteri proveniente (quasi 36% del totale) da 120 Paesi. Dal canto loro le aziende vitivinicole vicentine hanno dimostrato di avere ottime potenzialità di espansione verso i mercati internazionali.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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