Bonomo: nel solco di Tapparo l'elezione dei dirigenti regionali di Confartigianato Vicenza
Martedi 26 Luglio 2011 alle 01:02 | 0 commenti
 
				
		Confartigianato Vicenza - «Tra le tante eredità morali lasciateci dall'indimenticabile Pierluigi Tapparo (nella foto), presidente della nostra associazione dal 1975 al 1988 prima di dedicarsi completamente al mandato di leader a livello veneto, c'è proprio quella dell'impegno per il mondo artigiano profuso non soltanto in ambito provinciale, ma anche regionale. E credo che la recentissima tornata di nomine dimostri quanto la sua lungimirante visione di impegno sindacale abbia saputo radicarsi anche nei nostri dirigenti di nuova generazione».
Così Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, commenta il  rinnovo cariche avvenuto in seno alle federazioni di categoria della  Confartigianato del Veneto, sei delle quali vedono alla guida dei  vicentini: Daniela Rader per il Gruppo Donne, Sandro Venzo per il Gruppo  Giovani, Franco Pozzebon per l'Artigianato Artistico, Rinaldo  Pellizzari per la Comunicazione, Mauro Zattara per gli Installatori  d'Impianti e Maria Teresa Faresin per i Trasporti.
«Passato, presente  e futuro - continua Bonomo - si legano così in una testimonianza di  pieno spirito di servizio che, ovviamente, trova il suo suggello nella  presidenza regionale di Confartigianato Veneto retta da Giuseppe  Sbalchiero, proprio in una ideale continuità con l'operato di Tapparo».
Sono  molti gli aspetti che rendono unica la figura dello scomparso  presidente vicentino, dalla lunga e apprezzata attività professionale  come fotografo all'attenzione per il mondo della cultura,  dall'intelligenza nel campo dei rapporti tra le forze sociali (nacque  con lui la fondamentale esperienza dell'Ente Bilaterale Artigianato  Veneto) al costante, appassionato impegno solidaristico.
Proprio  durante l'ultima Settimana dell'Artigianato, come presidente onorario di  Confartigianato Vicenza aveva avuto la soddisfazione di veder  proclamato Maestro Artigiano "ad honorem" padre Bruno Ghiotto, il  missionario berico con il quale da anni condivideva la straordinaria  esperienza della "scuola dei mestieri" per i giovani avviata in Burundi.
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