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Bonomo, Confartigianato: bene abolizione Durt, ora stop responsabilità solidale appalti

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Agosto 2013 alle 11:40 | 0 commenti

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Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Vivenza  -  Dopo la decisione della Commissione Affari Costituzionali e Bilancio del Senato. La politica completi l'opera sopprimendo la responsabilità solidale negli appalti
La Commissione Affari Costituzionali e Bilancio del Senato si è espressa ieri per l'abolizione del Durt (documento unico di regolarità tributaria), che, all'interno dell'istituto della responsabilità solidale negli appalti, avrebbe obbligato mensilmente appaltatori e subappaltatori, per ottenere il pagamento dal proprio cliente, a chiedere all'Agenzia delle Entrate il documento che attesta l'assenza di debiti tributari.

"Non appena proposto dalla Camera dei Deputati una decina di giorni fa, abbiamo immediatamente denunciato la gravità potenziale di questo ennesimo inutile adempimento - dichiara Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Vivenza -. Ora qualcuno se ne è reso conto, ma l'opera a mio avviso è incompleta. È necessario sopprimere definitivamente la responsabilità solidale negli appalti".
Tale responsabilità obbliga alla corresponsabilità del versamento delle ritenute, relative ai dipendenti utilizzati per appalti e subappalti. "Questo provvedimento, oltre a non centrare l'obiettivo di arginare il lavoro nero e l'economia sommersa, rallenta in modo preoccupante i pagamenti, che, in questo momento in particolare, sono l'unica possibilità di sopravvivenza di moltissime imprese vista l'impossibilità di accedere a nuovo credito. La scarsa liquidità delle imprese - continua Bonomo - non può essere frutto anche di un cumulo di inutili adempimenti burocratici oltre che al momento di stretta creditizia delle Banche. Le imprese hanno bisogno di semplificazioni non di aggravi burocratici, per generare lavoro, sviluppo e ricchezza nei territori".
"Bene quindi che ci sia resi conto dell'assurdità del Durt, ma - conclude Bonomo - è giunto il momento di intervenire in maniera definitiva eliminando aggravi, difficoltà e ritardi che le piccole imprese sono costrette a sopportare nello svolgere, in questo caso, i compiti di controllo che spettano all'amministrazione finanziaria. Quella classe politica che ogni giorno si erge a paladino dell'impresa e del lavoro, adotti decisioni drastiche e coraggiose: inizi con il togliere di mezzo questo macigno dalla strada delle imprese".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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