"Bomba danneggiata" dice Cicero, Variati: colleghi la bocca al cervello! Il capitano Toscano: rischio per operazione "Old lady". Sala di controllo in Fiera
Martedi 15 Aprile 2014 alle 13:07 | 0 commenti
Il sindaco Achille Variati sta tenendo una conferenza stampa convocata soprattutto per dare una risposta alle illazioni (accuse?) fatte dal consigliere Claudio Cicero dopo il sopralluogo: «la bomba è stata manomessa dalla ditta di bonifica ed è già aperta». Dopo aver letto una missiva inviata subito dalla Gap Service, che smentisce tutto con sdegno e minaccia azioni legali contro Cicero, il sindaco conferma lavtesi della ditta, afferma che «c'è chi parla senza collegare la bocca al cervello» e lascia la parola al capitano Toscano (tutta la conferenza sarà pubblicata in video grazie a VicenzaPiuTv e di seguito nota ufficiale del Comune ndr).
Il capitano del Genio Guastatori, che coordina le azioni di disinnesco, ha confermato le premesse sdegnate del sindaco e ha rilasciato dichiarazioni preoccupate sulla notevole pericolosità dell'ordigno con tre spolette attive e che andranno "despolettate" con un intervento che diventerà un case history per la Nato vista la complessità dell'a bomba inglese (da cui il nome Old lady dato all'operazione) e la sua collocazione in un campo ancora minato e non completamente bonificato nonostante siano state già trovate e fese inoffensive 133 bombe di varie dimensioni e cariche.
La causa della particolare pericolosità della carica di esplosivo contenente alluminio, ha sottolineato il capitano Toscano assistito dal capitano Agosti e alla presenza dell'assessore Rotondi e dell'ing. Galiazzo della protezione civile, sta soprattutto e proprio nel suo stato di conservazione compromesso nel tempo, anche da chi in passato, nel dopo guerra, avrebbe provato a prelevarne parte del materiale.
Con rischio notevole  tutt'ora presente tanto da rendere, ha riaffermato con forza Achille Variati, assolutamente ineludibile l'evacuazione di 27.000 persone nel raggio di 2.500 metri dal luogo in cui si trova ora, sia pure protetta dalle relative strutture che hanno consentito di limitare a quella distanza le misure di sicurezza inizialmente necessarie in un raggio di 4.000 metri.
Di seguito la nota ufficiale sulla pericolosità dell'ordigno e sulla notizia della sala di gestione delle operazioni che verrà allestita in Fiera.
Comune di Vicenza - “Quello squarcio risale a manomissioni di recuperanti del primissimo Dopoguerraâ€. A smentire le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal consigliere comunale Claudio Cicero è un protagonista di quello che si preannuncia come uno dei disinneschi più complessi e delicati affrontati in Europa, il capitano Salvatore Toscano del Secondo reggimento genio guastatori di Trento.
L'artificiere, alle richieste di delucidazioni del sindaco Achille Variati in seguito alle dichiarazioni del consigliere comunale in merito alla bomba rinvenuta all'ex Dal Molin, ha infatti risposto: “Sull'ordigno non sono state rilevate manomissioni recenti. L'apertura è stata praticata subito dopo il lancio durante la Seconda Guerra Mondiale o negli anni immediatamente successivi. Quello squarcio, però, ci ha permesso di fare analisi dettagliate sulla tipologia dell'esplosivo che, per il particolare contenuto di alluminio, si è rivelato estremamente potente. Anche la terza spoletta, inoltre, è risultata essere armata. E ciò aumenta ulteriormente la pericolosità della bomba da disinnescare con modalità che diventeranno un caso di studio per l'intera Nato. Il rischio è realeâ€.
Contemporaneamente anche la ditta G.A.P. Service srl, incaricata dal Comune della bonifica bellica, ha scritto al sindaco, respingendo in maniera categorica le accuse di manomissione mosse dal consigliere comunale Cicero e informando l'amministrazione comunale di aver dato mandato ai propri legali di valutare eventuali azioni a tutela dell'immagine aziendale.
“E' evidente – è la conclusione del sindaco – che non esiste alcun giallo: la bomba così è stata trovata e così è stata conservata, in attesa dell'intervento di disinnesco che potrà avvenire soltanto attraverso il despolettamento e il successivo svuotamento dell'esplosivo ad opera di artificieri qualificatissimi. Poiché il rischio di deflagrazione non può essere azzerato del tutto, l'evacuazione è obbligatoria per 27 mila persone nel raggio di 2 chilometri e mezzo. Il 25 aprile serve la collaborazione di tutti. Chi non collabora può rischiare addirittura la vitaâ€.
Prosegue, nel frattempo, la pianificazione relativa all'allestimento del Centro direzionale di coordinamento da cui saranno dirette tutte le fasi dell'evacuazione. “D'accordo con il prefetto – conferma il sindaco – per l'assoluta particolarità dell'evento abbiamo ritenuto più strategico non attivarlo in Prefettura, ma negli ampi e attrezzati spazi messi gratuitamente a disposizione dalla Fiera che ringrazioâ€.
La grande hall di via dell'Oreficeria, dunque, dalle 5 del mattino del 25 aprile ospiterà il CDC, cioè il Centro direzionale di coordinamento formato dai referenti di tutte le funzioni essenziali alla riuscita dell'evacuazione: mobilità , assistenza alla popolazione, sanità , coordinamento delle associazioni di volontariato, ordine pubblico, coordinamento del disinnesco, servizi essenziali come luce, acqua, gas e telefonia. Insieme al sindaco Variati, commissario delegato al coordinamento dell'evacuazione, in Fiera opereranno anche tutte le massime autorità del territorio, dal prefetto al delegato regionale per la predisposizione del piano da attivare in caso di deflagrazione. Un'apposita sala sarà attrezzata per comunicare direttamente con la protezione civile nazionale e con il Governo.
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