Bomba brillata al Dal Molin? Variati seccato: «Non ci hanno informati»
Giovedi 17 Gennaio 2013 alle 14:36 | 3 commenti
«Quando ho saputo che stamani nell'area del Dal molin era stato fatto brillare un ordigno senza che la nostra amministrazione fosse avvertita ho provato molto molto fastidio». Ha usato queste parole il sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd) poco dopo la fine della riunione di giunta durante la quale erano stati approvati alcune delibere tra cui quella sulla nuova sede della casa della pace.
Variati attorniato immediatamente dai cronisti ha spiegato di non volerne fare un affare «di Stato» ma al contempo ha precisato di avere «immediatamente contattato» il prefetto Melchiorre Fallica dal quale «sono state fornite assicurazioni scritte che episodi del genere non si ripeteranno». Il primo cittadino si è detto molto spiaciuto perché «il forte boato che mi si dice sia stato avvertito attorno» alla base del Din ha preoccupato in molti. «Avendolo saputo per tempo - ha ribadito il capo dell'esecutivo davanti alle telecamere - avrei potuto allertare la cittadinanza». E se fuori della sala giunta Variati ha usato il termine «seccato», radio scarpa riferisce che in riunione coi colleghi si sia abbandonato ad un più salace «incazzato nero» che in brevissimo avrebbe fatto il giro dei corridoi. L'oggetto della arrabbiatura non è tanto il prefetto quanto il coordinamento militare tra l'esercito Usa, carabinieri e Ulss, messi a parte delle operazioni di brillamento condotte dal Genio militare di un ordigno bellico della II Guerra. «Per queste cose non ci debbono essere segreti» ha chiuso il primo cittadino.
Di seguito il comunicato ufficiale
Vecchio ordigno militare fatto brillare al Dal Molin, Variati: "Non ne sapevamo nulla, ho protestato con il prefetto"
"Ho protestato con il prefetto perché ritengo giusto essere avvisato, in quanto sindaco, di un evento del genere, in modo che a mia volta possa informare adeguatamente i cittadini. Non devono esserci segreti su queste cose. E mi dispiace per chi questa mattina è stato svegliato o si è spaventato a causa dello scoppio".
Il sindaco di Vicenza Achille Variati, appreso a cose avvenute dell'intervento nell'area militare americana del Dal Molin dove il genio guastatori ha fatto brillare il vecchio ordigno bellico rinvenuto nel pomeriggio del 25 dicembre, ha immediatamente cercato di capire come mai in Comune nessuno sapesse niente. Il 29 dicembre la prefettura aveva annunciato anche all'amministrazione comunale l'operazione di disinnesco, senza però specificare né giorno né ora. Successivamente nessuna comunicazione in merito era più arrivata. Di qui la richiesta di spiegazioni al prefetto.
"Mi risulta - ha detto il sindaco - che sapessero dell'intervento di oggi sia i carabinieri della Setaf sia il Suem 118, ma a noi nessuno ha pensato di dire niente. Il prefetto ha compreso il mio disappunto e mi ha assicurato che darà disposizioni affinché un fatto del genere non capiti più".
Gli americani sono i padroni di questo stato cialtrone e lui è un loro umile servo. S'incazza, brontola, si lamenta, promette, ma ... alla fine sa che deve piegare la testa e badare ai propri affari.
Se ci fosse uno con le palle al suo posto, avrebbe condotto in prima fila la protesta del Comitato "No Dal Molin", anche a costo di rimetterci la carriera politica,
Invece il sistema italiota (teleguidato dalla CIA) sputtana i capaci e fa crescere mezzi uomini, corrotti, ricattabili o cialtroni. E' l'unico modo che hanno per garantirsi la fedeltà della colonia italica.
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