Bollette gas errate: multa di oltre 2 milioni
Sabato 12 Dicembre 2009 alle 08:20 | non commentabile
Adico    Â
Oltre 2 milioni di euro di sanzioni irrogate a 39 imprese di distribuzione e vendita del gas per l'invio ai clienti finali di bollette errate o scorrette. E' il bilancio del primo scaglione di istruttorie concluse dall'Autorità per l'energia che hanno portato ad accertare numerosi casi di violazione delle norme sull'applicazione dei coefficienti M e K (fattori di correzione delle letture in base alla temperatura e alla pressione) per la corretta misurazione dei consumi di gas delle famiglie e delle imprese. Le istruttorie, spiega l'Autorità , svolte in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, sono state aperte in parallelo all'indagine della Procura della Repubblica di Milano su una sospetta truffa legata ai contatori del gas. Delle 125 istruttorie complessivamente avviate, ad oggi ne sono state concluse 69 di cui 39 con sanzioni per un totale di 2.127.627 euro. Un primo filone di indagine ha riguardato la non corretta applicazione o la mancata indicazione in bolletta del coefficiente M per la misurazione del gas consumato dai clienti domestici. Per quanto riguarda l'applicazione di un coefficiente M difforme dai valori fissati dall'Autorità , su 51 istruttorie avviate, 45 sono state chiuse, di cui 21 con sanzioni per un totale di 574.809 euro e 24 senza avere riscontrato irregolarità . Delle 67 istruttorie formali avviate nei confronti di altrettante imprese di vendita per la mancata indicazione in bolletta del coefficiente M, ne sono state concluse le prime 20, di cui 14 con sanzioni per un totale di 335.696 euro e 6 senza aver riscontrato irregolarita'. Un secondo filone di indagine, ha riguardato la scorretta applicazione del coefficiente K, relativo ai consumatori di maggiori dimensioni. Ad oggi, sul coefficiente K sono state avviate 7 istruttorie formali: le prime quattro sono state chiuse con sanzioni per un totale di euro 1.217.122,84.
"L'ultimo provvedimento dell'Autorità per l'Energia è la testimonianza della piena validità del principio che le somme pagate dal cliente devono essere esattamente corrispettive alla merce-energia realmente fornitagli" spiega il presidente dell' ADICO, Carlo Garofolini