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Bocciodromo, Movimento Italia Sociale Vicenza: "nessuno lo tocchi"

Di Note ufficiali Venerdi 15 Settembre 2017 alle 22:35 | 0 commenti

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Come periodicamente avviene, il centro sociale Bocciodromo torna ad essere argomento di attualità, quale fonte di polemiche in seno al consiglio comunale e bersaglio di controlli e diffide da parte dell'amministrazione. Il Movimento Italia Sociale Vicenza, attraverso una nota ufficiale, si esprime sull'argomento: "Ancora una volta il centro sociale di via Rossi si ritrova ad essere al centro di discussioni e vertenze che ne mettono in pericolo l'esistenza."

La realtà vede il Bocciodromo - continua il MIS Vicenza - godere di una favorevole convenzione con il Comune, concessa dalla giunta nel lontano aprile 2010, a fronte di regole e vincoli precisi e severi per la fruizione della struttura.
Risulta evidente, però, come la giunta negli anni sembri aver attribuito al centro sociale un'importanza tale da mettere in secondo piano qualche problema di mancata osservanza delle regole, legato a comportamenti violenti, anomalie di gestione, disturbo della quiete pubblica, proteste dei residenti, sporcizia e degrado.
Il comportamento tollerante e apparentemente ambiguo del Comune merita, dunque, una attenta riflessione atta a coglierne le profonde motivazioni. Probabilmente si sta agendo secondo un criterio per cui non si vuole sacrificare sull'altare di una ottusa applicazione delle regole e delle leggi la sopravvivenza di una realtà fondamentale e simbolica per Vicenza come quella del centro sociale cittadino.
Per chiarire, siamo sullo stesso piano dei campi nomadi cittadini, altro caso in cui la rigidità nel pretendere il rispetto delle regole per la concessione (agevolata) di strutture pubbliche, va mediata con particolari considerazioni sui soggetti che ne fruiscono.
Alla luce di questo principio, infatti, così come avviene per gli esempi plastici di cultura nomade siti in viale Cricoli e viale Diaz, apparirà comprensibile come la pur problematica presenza del Bocciodromo possa risultare "necessaria" per la comunità vicentina, quale tangibile stimolo ad una doverosa riflessione sul disagio sociale estremo e dimostrazione lampante della umana vicinanza che l'amministrazione dimostra verso alcuni tra coloro che ne sono vittime."

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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