Bloccati Cis e nuovi insediamenti di Gdo, 16 aperture domenicali per negozi
Giovedi 22 Dicembre 2011 alle 19:49 | 0 commenti
Confesercenti Vicenza - Ultima ora: Il Consiglio Regionale blocca, fino al nuovo piano regionale per il commercio, i nuovi insediamenti di grande distribuzione e fissa le aperture domenicali dei negozi a 16 per il 2012. Grande soddisfazione di Confesercenti.
Grande soddisfazione della Confesercenti Veneta per l'approvazione da parte del Consiglio regionale del provvedimento che di fatto blocca, fino all'approvazione del nuovo piano regionale per il commercio, nuovi insediamenti della grande distribuzione e regolamenta le aperture festive delle attività di commercio al dettaglio a 16 festività annuali oltre a quelle di dicembre.
La proposta è nata da Confesercenti e tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio e in primis l'assessore Maria Luisa Coppola hanno mostrato da subito un'ampia condivisione riconoscendone il valore e gli obiettivi.
A Vicenza, la vicenda del CIS (Centro Interscambio merci) di Montebello è un esempio emblematico. "Non solo, fino ad approvazione di una nuova legge regionale, sono bloccate le nuove aperture di Grande Distribuzione ma si impedisce anche, cosa che finora era possibile, l'aggiramento della norma attraverso la richiesta di apertura per tipologie merceologiche a grande fabbisogno di superficie quali il commercio di auto, di mobili e di prodotti nautici. Inoltre, sono bloccati anche i famosi "patti d'area", cioè la possibilità data a più Comuni confinanti, solitamente tra una provincia e l'altra, di stipulare un accordo per la realizzazione di un centro commerciale" precisa Enzo Tamborra, Direttore di Confesercenti Vicenza.
L'altro aspetto importante del nuovo provvedimento, nell'immediato anche più rilevante del primo, è quello delle 16 domeniche di apertura domenicale oltre quelle di dicembre. "Finalmente un chiaro segnale che il territorio non può essere regolamentato su queste questioni in modo indifferenziato. Basta pensare a quanto importante sia che i Comuni a prevalente interesse turistico o città d'arte, definiscano in quali periodi dell'anno le aperture dei negozi sono effettivamente funzionali allo sviluppo del settore turistico nel territorio. Evitando così che possa fregiarsi del requisito di "comune turistico" anche un Comune che ha solo un grande Centro Commerciale" completa Tamborra.
"Abbiamo condotto una battaglia in difesa del nostro territorio, delle nostre città , dei nostri centri storici e delle centinaia di piccole realtà urbane, 50mila esercizi di vicinato del Veneto e i quasi 10mila commercianti ambulanti, che nella vitalità del piccolo commercio basano la loro sopravvivenza. Siamo usciti, anche a pagamento, su tutte le testate nazionali e locali per denunciare con forza l'inutilità economica del decreto che liberalizza gli orari dei negozi solo a favore della grande distribuzione. La risposta del Consiglio Regionale è una prima importante risposta alle richieste che provengono dal mondo del commercio e che offre prospettive per il futuro" conclude il Direttore di Confesercenti Veneto Maurizio Franceschi.
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