Bizzotto, "Fondo di solidarietà europeo più tempestivo ed efficace"
Martedi 15 Gennaio 2013 alle 14:54 | 0 commenti
Mara Bizzotto, europarlamentare Lega Nord - "A due anni di distanza dalla tragica alluvione che ha colpito il Veneto, finalmente il Parlamento Europeo riconosce la bontà dei nostri sforzi e delle nostre battaglie per cambiare, in meglio, l’ormai famoso Fondo di solidarietà Europeo, al fine di renderlo più flessibile ed efficace e, soprattutto, in grado di garantire una maggiore tempestività nell’erogazione degli aiutiâ€.
Con queste parole l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, commenta l'approvazione da parte del Parlamento Europeo, riunito in sessione Plenaria a Strasburgo, di una relazione che chiede alla Commissione UE di modificare il funzionamento del Fondo di Solidarietà europeo (FSUE).
"Non si può aspettare più di un anno, come accaduto per il Veneto alluvionato, per ricevere gli aiuti da parte dell'UE, perdendosi nell’eccessiva e ostinata burocrazia imposta da Bruxelles - spiega l'On. Bizzotto, intervenuta al dibattito in aula a Strasburgo- Per questo abbiamo chiesto all'Europa di pensare a una sorta di anticipo dell'indennizzo dei danni subiti, che fornisca un aiuto immediato alle popolazioni colpite da un disastro naturale".
Il Fondo di Solidarietà dell'UE è stato istituito nel 2002 per aiutare gli Stati Membri colpiti da una catastrofe, ma da allora non è stato mai modificato per adeguarlo alle nuove esigenze e per correggere le lacune sul funzionamento individuate nei suoi dieci anni di vita.
"E' necessario definire in maniera chiara e semplice cosa s'intende per catastrofe su scala regionale, introducendo un criterio obiettivo che ne permetta l'identificazione ed eviti una discriminazione che penalizza le vittime - aggiunge la Bizzotto – Di fronte a una calamità naturale non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma drammi umani ai quali l’Europa deve dare risposta in maniera tempestiva ed efficiente".
L'Europarlamento ha inoltre contestato la soglia minima dei danni subiti (pari all'1,5% del PIL regionale) affinché un disastro sia ritenuto "eleggibile" e possa quindi usufruire degli aiuti del Fondo di Solidarietà : "Questa soglia va abbassata, altrimenti molti territori teatro di disastri naturali continueranno a non poter usufruire dei fondi europei" osserva l'eurodeputata della Lega Nord.
A partire dalla sua istituzione e fino al settembre 2012, il FSUE ha fornito aiuti finanziari per ovviare ai danni causati da 49 diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità , erogando oltre 3,2 miliardi di euro a favore di 23 Paesi europei (1,2 miliardi solo per l'Italia).
L'ultimo aiuto, per il nostro Paese, risale al dicembre dello scorso anno quando l'UE ha stanziato la cifra record di 670 milioni di euro per il terremoto che, nel maggio 2012, aveva colpito l'Emilia Romagna e alcune zone confinanti di Veneto e Lombardia. "Per evitare il vergognoso tira e molla tra gli Stati Membri, cui abbiamo assistito in occasione dello sblocco dei fondi per il sisma in Emilia - conclude Mara Bizzotto - riteniamo opportuno, a partire dal 2014, slegare il Fondo di Solidarietà dal budget comunitario: non è infatti possibile stabilire a priori il quantitativo dei danni da catastrofi naturali che possono verificarsi durante l’anno".
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