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Bizzotto: Italia paghi subito imprese o con fiscal compact rischia di non poterlo più fare

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 13 Aprile 2013 alle 11:53 | 0 commenti

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On. Mara Bizzotto, Lega Nord  -  "Il decreto del Governo per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione va riscritto da cima a fondo perché, oltre a prevedere procedure contorte e persino penalizzanti per gli Enti virtuosi del Nord, non serve a coprire nemmeno la metà dei debiti che le nostre imprese avanzano dalle PA. Lo Stato italiano deve pagare i 90-100 miliardi di euro alle aziende il prima possibile e comunque entro il 2014, altrimenti la spada di Damocle del Fiscal Compact si abbatterà sul nostro Paese e i nostri imprenditori non vedranno più il becco di un quattrino".

Questo è l'allarme lanciato dall'europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto che, con un'interrogazione alla Commissione UE, ha invitato l'esecutivo comunitario "a confermare le informazioni circolate in questi giorni a Bruxelles secondo le quali lo Stato italiano, se non salderà i propri debiti nei confronti delle aziende prima della completa attuazione del Fiscal Compact nel 2015, non sarà più nelle condizioni di poterlo fare".
"Lo Stato deve pagare subito l'intera somma dei debiti pregressi, prima che sia troppo tardi - continua la Bizzotto - E' giunto il momento di porre fine a questo indecoroso balletto di cifre che impedisce di stabilire con esattezza l'ammontare complessivo dei debiti e, di conseguenza, di avviare la concertazione di un vero piano di rientro con le istituzioni comunitarie".
"Soltanto pagando l'intera cifra alle aziende creditrici, con un decreto molto più snello e di più immediata attuazione rispetto a quello del Governo, ridaremo ossigeno alla nostra economia e non saremo più costretti a vedere fallire le nostre imprese - osserva l'eurodeputata Bizzotto - Dall'inizio della crisi sono infatti oltre 15mila le aziende che hanno chiuso la propria attività a causa del ritardo dei pagamenti con la perdita di ben 60mila posti di lavoro".
"I dati sono impietosi e sotto gli occhi di tutti: persino la Grecia (174 giorni), la Spagna (160 giorni) e il Portogallo (139 giorni) pagano meglio e in minor tempo rispetto all'Italia (180 giorni), fanalino di coda dell'intera UE - aggiunge l'on. Bizzotto - Senza un intervento europeo che consenta agli enti locali di allentare i vincoli del Patto di Stabilità e di avere quindi a disposizioni liquidità per pagare le aziende, l'Italia non sarà mai in grado di uscire dalla situazione di stallo in cui si è cacciata".
"Oltretutto c'è il rischio concreto che alla valanga di debiti accumulati si sommino i debiti futuri, in quanto il nostro Paese ha recepito in maniera troppo blanda ed incompleta la Direttiva comunitaria sul ritardo dei pagamenti che impone alla pubblica amministrazione di pagare le imprese fornitrici entro 30 giorni - conclude Mara Bizzotto - Anche su questo versante diventa fondamentale un intervento diretto dell'UE che, oltre a stabilire con le autorità italiane un piano di rientro dei debiti pregressi, si assicuri che da oggi in avanti le nostre aziende vengano pagate con regolarità e secondo i termini di legge previsti dagli standard comunitari".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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