Bisogna saper perdere: il commento di Impegno per Vicenza
Martedi 28 Maggio 2013 alle 07:41 | 2 commenti
Italo Francesco Baldo Presidente di Impegno per Vicenza - Plures ad bonum, è la più antica definizione di democrazia che conosco, ed è anche la speranza che coltivo per coloro che hanno vinto le elezioni amministrative a Vicenza. Certo per il momento sono solo una maggioranza quantitativa e vi è l'attesa che sia capace di fare bene quello che di bene c'è da fare nella città di Vicenza.
I dubbi sono legittimi per chi, come me, non solo non ha votato per la compagine di Variati, ma ha ritenuto che l'amministrazione precedente sia stata sostanzialmente incapace di risolvere i problemi della città a partire da quelli sociali, a quelli delle strade e anche economici. La prospettive di un parco aveva fatto vincere nel 2008 il dottor Variati; il parco non è stato costruito e il suo avvio sarà a quando? "Non parchi, ma pane" dissi, e il Sindaco rispose che non si poteva dare a chi aveva bisogno ciò che era destinato al verde. A dire il vero si poteva dare a chi "era al verde", ma le battute non servono. Credo che sia oggi necessario considerare la sconfitta e come deve avvenire in democrazia, sperare che chi ha vinto operi bene questa volta e non come la volta scorso, dove l'unico vero grande successo è stata la mostra in Basilica Palladiana, dovuta soprattutto alla Basilica stessa e alle opere d'arte che sono sempre vincenti.
Non è questo il momento per ricordare tutte le cose non fatte (centro civico, nuovo stadio), ecc., quelle fatte male, come l'imbiancatura e non il risanamento di certo locali della Biblioteca Civica Bertolliana, o le troppe utopie dichiarate e impossibili a farsi. E' il momento di ricordare come si possa fare un passo indietro per la pace nella occupazione del territorio con l'eccesso di permessi per erigendi complessi edilizi che non servono alla città .
Ciò che chiedo è di fare meglio di quanto ha fatto finora il Dottor Variati. Per il resto spero che la città non abbia ad essere sempre preda di dichiarazioni illusionistiche e si operi, costruendo, magari poco, ma bene e con attenzione alla vita dei cittadini, che non è una dichiarazione di intenti, ma una prospettiva da realizzare. Ritengo che sia necessario porre il Sindaco di Vicenza sotto la protezione di san Tommaso Moro, il santo indicato da Giovanni Paolo II come protettore dei politici. Così il Sindaco sappia, come il santo inglese, pensare alla grande nei libri, ma essere attento alla vera buona e piccola amministrazione. Ho la fiducia che ci sia un dialogo costruttivo e capace di operare concretamente sui problemi e quetso compito è affidati ai consigleiri comunali di opposizione, che non dovrebbero, come l'atra volta, cercare protagonismi individuali. Coltivo e lo dichiaro molti dubbi, visto quanto non è stato fatto dal Sindaco Variati nelle sue due tornate precedenti, e mi illudo che non ci sia la terza eguale alle prime due.
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