Bindi, Dolomiti: nuovo Ulivo, fine berlusconismo
Venerdi 3 Settembre 2010 alle 23:48 | 0 commenti
Rosy Bindi, Partito Democratico - "Il nuovo Ulivo è la linea giusta da seguire. Rinnova una stagione di grande partecipazione, positiva per il paese e per il centrosinistra". Così Rosy Bindi, Presidente nazionale del Partito Democratico, ha dichiarato al suo arrivo a Nevegal (Belluno) dove ha aperto la Festa Democratica delle Dolomiti (nella foto con Rosanna Filippin, segr. PD Veneto).
"In questa estate ascolto molte presunte certezze - ha aggiunto la Bindi rispondendo alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi - ma prima di lanciare proposte che dividono bisogna essere capaci di unire". E tornando sul rapporto tra centrosinistra e cattolici, Bindi ha replicato anche alle affermazioni fatte da Giuseppe Fioroni sulla stampa regionale: "A Fioroni, che si è autoproclamato capo dei cattolici del Pd, dico che io sono cattolica, ma lui non è affatto il mio capo. E gli ricordo che se c'è una stagione in cui l'apporto dei cattolici in politica è stato determinante, è stata proprio quella dell'Ulivo. Il progetto del Nuovo Ulivo è anche l'occasione, per il centrosinistra, di riprende un dialogo con il mondo cattolico, proprio oggi che si è fatto più chiaro l'inganno del centrodestra".
Il Presidente nazionale del Pd Rosy Bindi ha toccato anche il tema delle elezioni anticipate: "Credo che il paese non dovrebbe tornare a votare per la terza volta in 4 anni con la stessa sbagliata legge elettorale. Ma se una nuova legge elettorale non sarà possibile e se Bossi e Berlusconi non avranno paura del voto, cosa di cui comincio a dubitare, il Pd è pronto".
"Quella che stiamo attraversando è la fine di un'epoca. Non è solo la fine di un Governo e di una maggioranza. E il Pd deve essere pronto ad essere protagonista di una nuova fase nella storia del paese. Perché una volta mandato a casa Berlusconi, bisognerà bonificare il paese dal berlusconismo". Così Rosy Bindi, Presidente nazionale del Partito Democratico, ha continuato nel suo intervento alla Festa Democratica delle Dolomiti. "Fini è di destra - ha dichiarato la Bindi - ma non è più berlusconiano. E tra non molto, la Lega si accorgerà che non è Bossi ad essere berlusconiano, ma Berlusconi ad essere bossiano".
"Il Governo Berlusconi - ha aggiunto il Presidente del Pd - ha abbandonato il paese a se stesso. È una situazione peggiore del 1993. All'epoca Ciampi era riuscito almeno a riunire le parti sociali. Oggi non c'è nulla del genere. Il governo è assente, ma la crisi ha colpito anche le rappresentanze sociali. E in questa situazione non esiste un altro governo europeo che di fronte a una crisi economica come quella che stiamo attraversando abbia scelto di aggiungere alla disoccupazione privata quella pubblica, con un licenziamento di massa come quello attuato nella scuola pubblica. Con le scelte della Gelmini si riduce di fatto l'offerta formativa per le nuove generazioni. E nel frattempo il centrodestra vuol far credere che la crisi nasca dal welfare, dalla sanità , dai diritti che proteggono il lavoro. Abbiamo ministri che definiscono un lusso la legge sulla maternità o quella sulla sicurezza del lavoro".
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