Bilancio Partecipativo al Comune di Vicenza, mozione M5S: si applichi lo statuto comunale
Martedi 1 Aprile 2014 alle 16:08 | 0 commenti
Daniele Ferrarin, consigliere comunale e portavoce Movimento 5 Stelle Vicenza - La trasparenza della Giunta Comunale di Vicenza lascia a , dir poco, a desiderare. La giunta viene convocata spesso senza un ordine del giorno a firma del signor "eletto da nessuno" Jacopo Bulgarni D'Elci. Il M5S di Vicenza offre il suo contributo al fine di favorire la partecipazione dei cittadini nelle decisioni che riguardano il Bilancio, fornendo utili elementi di discussione.
È noto infatti che entro il 30 aprile p.v. il Comune di Vicenza dovrà approvare il Bilancio di previsione 2014 e il Bilancio Pluriennale. Quale miglior occasione per lanciare lo slogan "30 giorni di democrazia"? Come? Attivando tutte le procedure necessarie, previste dallo stesso Statuto del Comune di Vicenza, per sviluppare il "Bilancio partecipativo" a partire dai quartieri sempre più dimenticati da questa amministrazione.
Questo è il banco di prova per la Giunta Variati - D'Elci per dar seguito concreto a tutti i proclami sulla trasparenza e la partecipazione dei cittadini, sbandierati ai quattro venti in campagna elettorale .... il M5S lancia questa sfida sul Bilancio partecipativo....e assicuriamo che non è un "pesce d'aprile".
Comune di Vicenza
Gruppo Movimento 5 Stelle
MOZIONE
OGGETTO: 30 GIORNI DI DEMOCRAZIA ! BILANCIO PARTECIPATIVO
PREMESSO CHE
il Bilancio Partecipativo viene sperimentato alla fine anni 80 e si è diffuso rapidamente in America Latina e in Europa; in Italia ha fatto il proprio ingresso dopo il I° Social Forum Mondiale svoltosi a Porto Alegre; oggi viene fortemente promosso e praticato anche in grandi città americane come New York e Chicago;
nel 1996 il Bilancio Partecipativo è stato riconosciuto dall'ONU come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo ed oggi viene promossa da altri istituzioni internazionali come la World Bank;
il Bilancio Partecipativo è un procedimento attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell'ente o di una parte d'esse;
in Italia molti Comuni e Province hanno introdotto il Bilancio Partecipativo come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsione, tra cui citiamo come esempi Pieve Emanuele e Canegrate (MI), Grottammare (AP), Capannori (LU) e Cascina (PI)
si sono già diffuse e continuano a diffondersi pratiche amministrative ispirate alla democrazia partecipativa nei diversi settori dell'Amministrazione;
generalmente sono gli enti comunali a promuovere i bilanci partecipativi;
TENUTO CONTO CHE
l'Art. 78 dello Statuto del Comune di Vicenza (Bilancio partecipativo, di genere e di sostenibilità ambientale) prevede con una serie di norme le modalità di poter procedere all'attuazione del Bilancio Partecipativo anche nel nostro comune;
l'istituzione del Bilancio Partecipativo contribuisce alla trasparenza, alla partecipazione, e alla cooperazione dei cittadini nelle politiche e nelle scelte della propria Amministrazione
i principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo persegue sono di fondamentale importanza e coerenti con le linee di indirizzo adottate da questa Amministrazione. Di seguito ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo:
facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise e cooperative, contribuendo a ridurre i conflitti;
rispondere in modo più efficace alle necessità dei cittadini, consentendo anche l'emersione di sofferenze e fabbisogni nascosti;
ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini;
il Bilancio Partecipativo zona per zona, secondo le modalità previste dal citato art. 78 sarebbe una forma di valorizzazione degli stessi quartieri del decentramento amministrativo (ex Circoscrizioni);
a mero titolo esemplificativo si presenta di seguito un breve riassunto delle principali fasi del processo:
Atto deliberativo del Consiglio Comunale che fissi la quota percentuale delle previsioni di bilancio di cui il momento assembleare deciderà la destinazione" (art. 78 - punto 2)
condivisione del progetto del "Bilancio Partecipativo a carattere assembleare appositamente convocato": informazione/formazione in più assemblee pubbliche per coinvolgere i cittadini;
emersione dei bisogni: possibilità da parte dei cittadini di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche; (a mero titolo esemplificativo si cita l'esempio del comune di Cascina http://www.cascina-partecipa.org/il-progetto ;
verifica di fattibilità : i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare una stima dei costi e, se possibile, fornendo i tempi necessari per l'attuazione;
scelta di priorità : le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità ;
griglia delle priorità : si costruisce una griglia di priorità in base all'esito della votazione;
fase deliberativa: nelle forme previste dalle norme statutarie;
Bilancio di Previsione, da approvare per l'anno in corso entro : le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio Previsionale;
VISTI
Gli articoli 1 e 3 della Costituzione;
L'articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto del 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;
L'art. 78 dello Statuto Comunale;
Il decreto del 13 Febbraio del Ministero degli Interni (pubblicato nel G.U. 43 del 21 febbraio) con il quale viene fissata la data entro la quale i Comuni devono procedere all'approvazione del Bilancio di previsione 2014;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a promuovere ed intraprendere, al più presto, e non oltre le scadenze di legge in materia di approvazione del Bilancio di Previsione , tutte quelle iniziative politico- amministrative, reali e concrete al fine di rispettare le norme dello Statuto, e conseguentemente deliberare l'introduzione, nella forma prevista dal citato art. 78, dello strumento democratico del Bilancio Partecipativo, per l'anno a seguire e per gli anni successivi.
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