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	Bilancio, il disagio della lista civica "La Città Respira" che sostiene la scelta di Dovigo
Mercoledi 7 Maggio 2014 alle 21:00 | 0 commenti
 
				
		
Lista civica "La Città Respira" - A  quasi un anno dalle elezioni amministrative l'impegno del nostro gruppo  di cittadini per il miglioramento della qualità della vita in città non  si è fermato. Impegnati  presso associazioni, comitati di quartiere, realtà del territorio,  abbiamo continuato ad incontrarci ed a seguire l'intenso lavoro di  Valentina Dovigo nelle commissioni e sui banchi del consiglio comunale.
Con l'occasione  del voto sul bilancio sentiamo necessario esprimere il disagio che  proviamo nei confronti di una interpretazione della politica che troppo  spesso spegne il confronto delle opinioni, che rinuncia alla lettura dei  molti aspetti dei quali sono composti la città ed i suoi problemi.
  Sentiamo  importante sostenere pubblicamente il lavoro di Valentina Dovigo, nel  continuare ad affermare una idea di città in cui i temi dell'ambiente,  della cultura e della coesione sociale siano il terreno su cui cambiare  rotta ed innovare.
  Un lavoro che  parte da una necessaria trasparenza delle scelte e dei criteri che le  muovono, che valorizza la pluralità dei soggetti della città, le loro  competenze e la loro storia proiettandola grazie ad una regia sapiente  verso le sfide del futuro.
  Gli emendamenti  proposti sulla gestione del bilancio delle attività culturali, sul  sostegno alla biblioteca bertoliana, sulle politiche giovanili, sulle  aree verdi, sull'edilizia residenziale pubblica, hanno ricevuto pareri  tecnici negativi che molto sanno di politico, nonostante il voto  positivo sugli ordini del giorno sulla gestione dei rifiuti, sulla  trasparenza del bilancio della fondazione Cultura, sui finanziamenti ai  progetti culturali e sulla sala di commiato.
  La maggioranza  difende un atteggiamento di impermeabilità alle proposte, di una  sorridente sordità alla pluralità delle opinioni. 
  Ne prendiamo atto, e non per questo verremo meno alla nostra assunzione  di responsabilità, al nostro impegno per affermare che un'altro modo di  fare politica non solo è possibile, ma è sempre più necessario per  ricostruire una relazione di forte crisi della relazione tra i cittadini  e i vari palazzi, dalla sala Bernarda al parlamento europeo.
		
		
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