Bilancio di previsione 2013, odg di Abalti a favore dei genitori separati
Martedi 2 Aprile 2013 alle 21:05 | 0 commenti
Arrigo Abalti, Patrizia Barbieri, Consiglieri comunali - Aiuti concreti per i genitori separati
Premesso che:
• La famiglia moderna ha subito e sta subendo enormi trasformazioni. Oggi, rispetto al passato, il padre svolge una significativa funzione emozionale e affettiva, e le modalità relazionali sono diverse rispetto ai nostri padri: oggi i padri preparano il biberon o le minestrine ai propri bambini, cambiano loro il pannolino, fanno loro il bagnetto, escono con il passeggino, ecc.
La figura del padre è cambiata anche per quei padri che hanno dovuto affrontare la separazione. Nella maggior parte dei casi i padri vogliono continuare a essere presenti nella vita dei figli. Questa nuova visione della famiglia è stata colta dal legislatore nella legge 54/2006 che dice: "Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale." Ormai è universalmente noto che per i figli sono indispensabili entrambe le figure genitoriali. Tutte le coppie separate dovrebbero adoperarsi per non far mancare al bambino un equilibrato ed equo rapporto con il padre, che continua a essere un elemento indispensabile anche nelle moderne organizzazioni familiari (mononucleari, monoparentali, di fatto, ecc.).
• Spesso con la separazione e la privazione di parte degli affetti, arrivano inesorabili i problemi economici. Assegni di mantenimento, spese legali, rate e un affitto impossibile. È l'odissea della separazione per tanti papà (e a volte mamme) che non riescono a far quadrare i conti una volta tornati single. Ricominciare non è facile, straziati da un fallimento che è anche economico (tra alimenti alla ex e nuove spese, molti non riescono a vivere con quel che rimane dello stipendio). Così per alcuni padri separati si aprono addirittura le porte di un mondo finora sconosciuto: dormitori pubblici, auto utilizzate come letto e mense della Caritas dove arrivano in giacca e cravatta dopo una giornata di lavoro. Un incubo che diventa realtà . E che oggi assume i contorni di una nuova emergenza sociale. Papà in cerca di casa, soprattutto. Un luogo dignitoso dove accogliere i figli perché, in caso contrario, il giudice potrebbe disporre il divieto di farglieli vedere. Nella stragrande maggioranza dei casi di separazione, infatti, l'abitazione coniugale viene assegnata alla mamma quasi sempre "collocataria" (virgolette d'obbligo essendo questo un termine non previsto dalle norme ma un artificio giuridico). Agli ex mariti 'sfrattati' non resta che la caccia a un nuovo alloggio a piccoli prezzi. Negli ultimi anni diversi comuni italiani che hanno messo a disposizione dei padri separati strutture dove soggiornare per un periodo temporaneo. Una soluzione tampone e probabilmente obbligata, ma è certo che per un adulto, dopo una vita di lavoro e sacrifici, trovarsi a vivere in un alloggio comune o in una comunità non è certamente dignitoso.
• Secondo la legge 4 maggio 1983, n. 184 come modificata dalla legge 28 marzo 2001, n. 149 "Modifiche alla legge, recante «Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori»: "1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia. 2. Le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la potestà genitoriale non possono essere di ostacolo all'esercizio del diritto del minore alla propria famiglia. A tal fine a favore della famiglia sono disposti interventi di sostegno e di aiuto." La Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 20 novembre 1989 è stata ratificata dall'Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176. All'articolo 9 dice: "1. Gli Stati parti vigilano affinché il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà a meno che le autorità competenti non decidano, sotto riserva di revisione giudiziaria e conformemente con le leggi di procedura applicabili, che questa separazione è necessaria nell'interesse preminente del fanciullo."
• A Vicenza la questione è stata sollevata da varie parti e dall' Associazione dei Genitori Separati, costituita meno di un anno fa. Spesso le situazioni economiche si ripercuotono negativamente sui diritti dei figli sia a causa delle conseguenti conflittualità sia dei risultanti problemi di natura psicologica. Innanzitutto c'è un urgente bisogno di una casa decorosa che permetta loro di vivere e affrontare la situazione con un minimo di dignità . Mancano, o non sono sufficientemente conosciute o individuabili, delle strutture e figure di riferimento che possano concretamente aiutare, indirizzare, ma soprattutto ascoltare i padri separati (e anche le madri separate) affinché non si sentano soli ad affrontare la separazione. Ma soprattutto non ci sono aiuti concreti per queste persone per uscire da situazioni che alla fine incidono direttamente sul benessere dei bambini coinvolti.
• La cosa è semplice: se noi sosteniamo economicamente i genitori separati, spesso non avranno più bisogno di assistenza psicologica o legale dalle strutture pubbliche o dalle associazioni. Se una persona è soggetta alle costanti costrizioni e umiliazioni dovute al calo del tenore di vita, al dover vedere i figli in un locali angusti, al dover tornare a vivere a casa dei genitori, ecc. alla fine potrebbe anche aver bisogno dello psicologo o del legale per dirimere le questioni relative agli alimenti, alle difficoltà di vedere i figli, ecc. Ma se la aiutiamo concretamente alla fine risparmiamo sia in termini di prestazioni psicologiche - o persino psichiatriche - sia in termini di maggiori entrate derivanti da una persona produttiva e integrata socialmente. E la persona e i suoi figli saranno anche più felici. Perché allora non risolvere il suo problema alla base?
• Si impegnano il Sindaco e la Giunta:
• Ad aprire uno sportello per i genitori separati a cui possano rivolgersi per trovare aiuto, sostegno, indirizzo (anche per l'accesso ad eventuali sostegni economici) e soprattutto ascolto;
• A stipulare una convenzione con l'ATER al fine di trovare una casa dignitosa ai genitori "non collocatari" tenendo conto del loro reddito effettivo (è cioè al netto degli alimenti, spese familiari, ecc.) e della necessità di avere degli spazi decorosi per accogliere i figli.
• Ad allestire un locale di pronta accoglienza per i genitori separati che si trovano fuori di casa impossibilitati a reperire un alloggio in tempi brevi.
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