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Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo
Egr. Signor Sindaco del Comune di Vicenza,

vi sono situazioni in una città che non hanno nessuna rilevanza politica all'apparenza, ma sono fondamentali per il vivere civile di tutti i cittadini. In particolare mi riferisco alla situazione della Biblioteca Civica Bertoliana. Non mi riferisco alla minaccia di non acquistare libri e riviste, fatto gravissimo che male qualifica i responsabili dell'amministrazione cittadina e li addita in modo negativo rispetto al grande valore della cultura e del centro di questa, ossia la Biblioteca che da 300 anni sia in città sia fuori è considerata un centro di eccellenza per il suo patrimonio librario e documentario.

Mi riferisco non alla mancanza cronica di spazi, non alla chiusura della sala manoscritti, non alla mancanza di opportune e moderne attrezzature ecc. Mi riferisco prosaicamente alla condizione inenarrabile dei servizi igienici destinati al pubblico, in particolare agli studiosi stranieri che frequentano la Biblioteca e alle persone con disabilità, e non so la condizione di quelli destinati al personale. Non descriverò, basterà parlare di latrine e ognuno potrà intendere. So, Egr. Signor Sindaco, che non è un grande argomento, una diatriba politica, una presa di posizione alla quale replicare con il suo consueto:" Questo è quello che sostiene lei"! La informo anche che di ciò avevo già dato notizia ai responsabili della Biblioteca, ma in sei mesi nulla è cambiato. Come Le avevo ricordato poco tempo fa, sempre a proposito della Bertoliana il compito di una capace amministrazione è di fare al massimo le cose piccole, perché è da queste che si comprende la capacità appunto di amministrare una città. Ecco che le suggerisco una piccola...grande cosa e spero di essere ascoltato.