Bibbia padana e contaminazaione dei leghisti
Sabato 18 Settembre 2010 alle 22:16 | 0 commenti
Gentile direttore, le chiedo un po' di spazio per un doveroso commento sugli articoli comparsi ovunque e anche su Il Giornale di Vicenza sulla "bibbia padana" (da distribuire nelle scuole, come ha deciso il Governatore Zaia). Credo che ormai sia chiaro anche ai sassi del Brenta che i leghisti si sono contaminati. Torno con la memoria ai discorsi di un giovane Bossi, ancora duro, sulle due bretelle del potere, sui vescovoni, sulla Pivetti da restituire al Vaticano in una cassa di legno, sulle bandiere non da bruciare in un olocausto se non altro dignitoso e rispettoso, ma da gettare letteralmente nella tazza del bagno, o cesso, come mi piaceva sentire dal profeta del Po.
Ma in politica, purtroppo, tutto è yogurt, con una data ben precisa di scadenza. In Italia tutto viene dal Vaticano e tutto torna al Vaticano. Mi vien da ridere, tanto è prevedibile il comportamento dei partiti. E' come nella jungla: o sei predatore, o sei preda, tertium non datur. Il giovane partito era un predatore di razza, ma come si è ridotto adesso, in un tempo che mi piace definire del tramonto? E sì, la vita è breve, ma se non altro per i padani è stata esaltante. E' stata.
Paroni a casa nostra, e gli americani più NATO (che è la stessa cosa) hanno circa cento basi in Italia, di cui venti segrete. A noi, nel nostro piccolo, interessava evitare la quinta base di Vicenza, ma da loro non è arrivato nessun aiuto.
"Verremo a cercarvi casa per casa" (sempre il verbo bossiano), e si son ridotti ad andare veramente casa per casa, ma alla ricerca dei voti dei cacciatori, ai quali ormai hanno regalato tutto (manca solo l'intimità posteriore), in deroga, ovviamente.
Paroni a casa nostra, e i loro "amici" gli stanno preparando il federalismo fiscale a suon di tagli a regioni e comuni. Qualcuno lo definisce già il federalismo mortale.
Mussolini si era contentato di otto milioni di baionette, ma il gran lumbard, a partire dai primi 300.000 fucilieri delle valli alte, è arrivato a contare recentemente venti milioni di uomini pronti a combattere fino alla fine. Forse l'Umberto ha contato anche gli Arcù, gli Ascari e le truppe cammellate, anche perché con i voti siamo lontani da quel numero.
L'inquinamento da contatto col profeta di Arcore li ha ridotti male, ha trasformato un giovane partito pieno di buone intenzioni (ma si sa che la strada per l'inferno ne è elegantemente lastricata) in un partito che non ha più nulla di diverso dagli altri: affari, corruzione, poltrone ai parenti, inevitabilmente anche mafia, considerate le alleanze, ecc.
Ma voglio tornare alla bibbia. Un articolo, in particolare, è esilarante, faccio i complimenti all'ideatore. Vorrei rispondere parola per parola, è un'occasione troppo ghiotta.
Lei permette, direttore? No? Ah sì, ho capito, lo spazio che manca sempre.
Le propongo una seconda puntata per domani. D'accordo?
Lucio Panozzo
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