Berlato, su gite scolastiche o stage ambientalisti
Martedi 15 Giugno 2010 alle 23:30 | 0 commenti
On. Sergio Berlato, PdL - A seguito della presentazione in Senato di un Ddl a firma della Senatrice Maria Alessandra Gallone che prevede l'eliminazione delle gite scolastiche e le settimane bianche in favore di "stage"in cui i ragazzi saranno impegnati nella pulizia di spiagge e boschi a contatto con la natura, è intervenuto l'on. Sergio Berlato europarlamentare del Pdl e Membro della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo.
Affermando che: "è vero le gite scolastiche hanno perso la loro valenza educativa e condivido la proposta di rendere questi momenti al di fuori delle aule veri momenti didattici. D'altro canto mi sembra riduttivo limitarli ad una manciata di giorni in qualche parco perché credo sia necessario offrire agli studenti percorsi didattici che prevedano il contatto non solamente con l'ambiente naturale ma anche con le attività umane strettamente collegate ad esso".
"Pensare che l'educazione ambientale sia la pulizia delle spiagge o solamente operazioni di ripristino di un bosco - prosegue Berlato - è estremamente riduttivo. Se l'obiettivo è davvero quello di trasformare le gite scolastiche in un momento di apprendimento, la via giusta è quella di far conoscere ai nostri ragazzi il lavoro di coloro che la natura la vivono, la proteggono e che dalle attività connesse ne ricavano le risorse per la collettività , creando le condizioni per la comprensione dei valori, delle tradizioni e dello sterminato bagaglio di conoscenza dei portatori di quella che si può definire la cultura rurale. Inoltre mi auguro che si eviti accuratamente che questi "stage" si trasformino in iniziative spot e vetrine per le solite associazioni ambientaliste che della tutela ambientale "parlata" hanno fatto la loro fonte di sopravvivenza".
"Troppo spesso il messaggio che viene fatto passare dagli integralisti dell' ambientalismo è che l' uomo rappresenta un danno per l' ambiente. Per amare la natura e tutelarla occorre conoscerne i ritmi e capire che le attività umane esercitate nel rispetto di alcune regole non sono dannose ma spesso necessarie alla corretta gestione di un territorio. Se vogliamo che i nostri ragazzi capiscano l'importanza di questo messaggio - conclude l'europarlamentare - dobbiamo fare in modo che non abbiano l'impressione che una volta pulito un parco o una spiaggia abbiano fatto la loro parte ma occorre dare loro gli strumenti per comprendere come le attività antropiche interagiscano e siano fondamentali per una corretta gestione del patrimonio ambientale altrimenti si corre il rischio di far passare il messaggio di chi ritiene sufficiente mettere sotto una campana di vetro un territorio per difenderlo".
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