Esu e finanziamenti per universitari, Berlato: esiste un tesoretto di fondi regionali inutilizzati?
Venerdi 1 Aprile 2016 alle 12:25 | 0 commenti
Sergio Berlato, presidente Terza Commissione regionale - Consiglio regionale del Veneto e coordinatore regionale Fratelli d'Italia - AN, interroga la Regione Veneto su Esu e finanziamenti per studenti universitari in difficoltà economiche
Bisogna fare luce sui bilanci degli Esu del Veneto e verificare se esiste corrispondenza tra quanto stanziato in bilancio dalla Regione e quello effettivamente speso. Sugli enti che nell'ambito delle competenze affidate dalla Regione Veneto come recita la legge Regionale n. 8 del 7 aprile 1998 forniscono assistenza e sostegno agli studenti universitari mediante l'erogazione di benefici e servizi con particolare riguardo agli studenti che si trovano in situazioni di disagio economico siamo davanti a un servizio strategico.
Anche se, dalle informazioni che mi sono state fornite, parrebbe che vi sia una discordanza tra quanto stanziato dall'Assessorato regionale a favore degli Esu e la cifra che effettivamente si poteva destinare con un disallineamento di 1.434.688,29 € nel 2013, 1.434.688,29 € nel 2014 e infine 854.688,29 € nel 2015 stornati in variazione di bilancio in altre voci. Su questo argomento ho presentato una interrogazione dettagliata che ha come punti fermi una nota del Commissario Straordinario Istruzione del 1 luglio 2013 prot. n. 279690, ribadita dalla nota del Segretario Regionale per la Cultura del 18 settembre 2013 prot. n. 389964 con cui si indica chiaramente che non si può assegnare ai tre ESU più di euro 10.965.311,71 all'anno, cosa che non è avvenuta visto gli stanziamenti ben maggiori effettuati dalla Giunta e messi in bilancio. Ma oltre a ciò risulterebbe che durante alcune riunioni gli Esu di Padova e Verona abbiano dichiarato pubblicamente di non aver utilizzato parte dei contributi regionali e, quindi, di essere riusciti ad accantonare dei ‘tesoretti' derivati dai fondi inutilizzati per i quali il dirigente del Settore Diritto allo Studio della Sezione Istruzione, poi trasferito d'ufficio ad altro settore, aveva preparato una richiesta formale agli Esu di chiarimenti richiesta che, per scelta superiore, non fu stranamente inviata. Ebbene se esiste veramente questo tesoretto, perché non lo si è accertato e perché non è stato speso? E soprattutto perché la Regione, in anni di ristrettezze di Bilancio, prima di erogare nuovi contributi non ha atteso l'esaurimento delle risorse accantonate risparmiando l'erogazione di nuove risorse che, magari, potrebbero essere state destinate ad altre iniziative ben più necessarie? Ho depositato una seconda interrogazione sugli Esu attraverso la quale chiedo che la Giunta mi fornisca una risposta convincente. Non si tratta di quesiti da poco conto innanzitutto per l'entità delle cifre in campo ma, soprattutto per ricordare che la finalità degli Esu non è quella di far tesoretti, bensì garantire il sostegno agli studenti che si trovano in situazioni di disagio economico.
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