Berlato: salviamo l'Ilva e con essa numerose decine di migliaia di posti di lavoro
Mercoledi 28 Novembre 2012 alle 18:11 | 0 commenti
on. Sergio Berlato, Pdl Ppe - Ricordando che l'attuale proprietà dell'Ilva ha rilevato l'azienda dallo Stato quando i bilanci di questa azienda riportavano voragini sotto il profilo finanziario ed i suoi stabilimenti versavano in condizioni ben peggiori di quelle attuali, sia sotto il profilo della tutela ambientale che della salvaguardia della salute dei lavoratori e delle altre persone che vivono in quell'area;
ricordando che l'Ilva rappresenta la più importante industria italiana ed una delle più importanti a livello europeo; ricordando che l'Ilva è collegata a numerosi stabilimenti in Italia ed all'estero e che molte altre realtà dell'indotto collegato rappresentano una insostituibile realtà sotto il profilo occupazionale che garantisce lavoro a numerose decine di migliaia di persone, lavoro dal quale dipende un'esistenza dignitosa per altrettante famiglie; considerando che l'industria dell'acciaio in Italia deve essere considerata parte di un settore strategico per l'economia nazionale e che lo Stato italiano non può permettersi il lusso di vederla cancellare per l'inefficienza della politica che non riesce a trovare una soluzione adeguata che possa conciliare il graduale risanamento ambientale dell'area con il mantenimento delle decine di migliaia di posti di lavoro;
considerando che le iniziative dell'attuale governo italiano sembrano non aver ancora trovato adeguate soluzioni per evitare che, dalla chiusura degli stabilimenti italiani, derivi un insperato regalo alla concorrenza proveniente da altri paesi europei o da paesi emergenti dove si privilegia l'occupazione e l'interesse nazionale alla pur importante tutela ambientale.
Riteniamo opportuno sollecitare il Governo italiano ad attivarsi quanto prima per emanare urgenti provvedimenti atti a rendere compatibile la tutela ambientale con la salvaguardia dei posti di lavoro.
Prevedendo che per realizzare questi interventi siano necessarie importanti quantità di risorse economiche che non possono essere reperite nella loro intierezza dal Governo italiano vista la gravità dell'attuale crisi economica che sta investendo l'Italia, ho ritenuto opportuno presentare un'interrogazione urgente alla Commissione europea per chiederle se, su richiesta del Governo italiano, intenda attivare l' apposito Fondo comunitario in modo da affrontare con tempestività ed efficacia la grave crisi che sta investendo l'industria italiana le cui conseguenze per l'ambiente e l'occupazione paiono assumere dimensioni sempre più preoccupanti.
Nel rammaricarci per la tiepidezza con la quale la Confindustria italiana continua ad affrontare il problema dell'ILVA e dell'intero settore industriale che le è collegato e ritenendo inammissibile che una persona di 86 anni sia da tempo privata del diritto alla libertà per effetto di un discutibile provvedimento restrittivo emanato dalla magistratura;
comunico che, nella mia qualità di deputato italiano al Parlamento europeo ho già chiesto di poter rendere visita ai titolari dell'Ilva per portare la solidarietà mia e di molti altri miei colleghi, confermando la nostra intenzione di attivare ogni utile iniziativa affinchè della questione ILVA si occupino anche le istituzioni comunitarie.
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