Berlato risponde a Stival e Caner su cacce in deroga
Giovedi 2 Agosto 2012 alle 12:52 | 3 commenti
On. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo - Che una parte dei leghisti non sapesse far di conto è stato ampiamente dimostrato dalle cronache nazionali, ma che alcuni di essi non sappiano neppure leggere è davvero singolare. Mi dichiaro disponibile ad aiutare Stival e Caner a colmare queste loro evidenti lacune formative, insegnando loro a leggere ed a capire cosa prevedono le Direttive comunitarie, anche in materia di deroghe (nella foto Sergio Berlato cacciatore fin da piccolo).
Ritengo doveroso evidenziare a lorsignori che l'art. 9 della Direttiva CEE 409 del 1979 prevedeva esplicitamente per tutti gli stati membri dell'Unione la possibilità di applicare il regime di deroga nei confronti delle specie animali che, pur non essendo normalmente cacciabili ma per le quali sia dimostrato un buon stato di conservazione.
Questa previsione inserita nella Direttiva CEE 409/79 è stata riconfermata dalla recente Direttiva 147 emanata dall'Unione europea nel 2009.
Ritengo altresi doveroso ricordare agli smemorati (o impreparati ) leghisti che il Consiglio regionale del Veneto, su richiesta della Commissione europea, ha corretto la legge 13 del 2005 con la legge 24 del 2007, legge che è attualmente in vigore e che non è mai stata oggetto di alcun rilievo o procedura di infrazione da parte dell'Unione europea e che può quindi essere tranquillamente e correttamente applicata in Veneto anche per la stagione 2012/2013.
A meno che i leghisti, nel tentativo di compiacere sia ai cacciatori che agli anticaccia, non se ne vogliano lavare le mani, scaricando sull'Europa le proprie responsabilità o incapacità .
Il Commissario europeo ha diffidato l'Italia a consentire l'applicazione del regime di deroga in modo illegale, raccomandazione che è condivisa da tutti i cacciatori veneti.
Voglio ricordare che le cacce in deroga sono esplicitamente previste e consentite dall'art. 9 della Direttiva 2009/147/CE, recepita con legge statale 221/2002 ( tutt'ora vigente e mai stata oggetto di procedura di infrazione da parte dell'Unione europea) e dalla legge regionale 24/2007 ( tutt'ora vigente e mai stata oggetto di procedura di infrazione da parte dell'Unione europea.
Tutte le specie di uccelli viventi in Europa sono protette dalla Direttiva "Uccelli" e possono essere oggetto di prelievo in base al loro diverso stato di conservazione.
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