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Berlato presenta progetto di legge statale sulla legittima difesa

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Ottobre 2015 alle 17:06 | 0 commenti

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Regione Veneto 

Il tema della legittima difesa è in questi tempi quanto mai attuale e centro di dibattiti politici e mediatici. Al fine di modificare l’art.52 del Codice Penale il consigliere regionale Sergio Berlato (FdI-AN-MCR) ha depositato a Palazzo Ferro Fini in data odierna un Progetto di Legge statale.

 

Tale articolo recita: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa”. 

La proposta-Berlato si compone di due articoli che introducono modifiche al comma 3 dell. art. 52,proponendo una più marcata e qualificabile autotutela, delineando un nuovo perimetro di discrezionalità al potere giudiziario. In pratica il Pdl all’art.1 propone una definizione perimetrale più ampia per i luoghi (abitazioni, negozi, uffici, studi) dove l'offesa risulta in atto, “ovvero nelle immediate adiacenze dei luoghi indicati nel presente articolo se risulta chiara e sia in atto l'intenzione di introdursi violentemente negli stessi o di volersene allontanare senza desistere dall'offesa”. Nell’art.2 invece – precisa il consigliere Berlato - si stabilisce “che ove il pericolo di aggressione a persone o beni avvenga da parte di chi si introduce illegalmente in ore notturne, in una abitazione (o negli altri luoghi previsti dalla legge), sia in ogni caso presunta la proporzionalità con l'offesa”.

Berlato commenta la sua proposta – che dal Veneto verrà replicata in tutte le regioni d'Italia dagli esponenti regionali di Fratelli d'Italia-AN e dal Gruppo parlamentare alla Camera dei deputati - affermando che “in sostanza, con la presente modifica dell'articolo 52 del codice penale, si vuole tutelare e garantire maggior sicurezza ai cittadini onesti vittime della criminalità e con essa la legittima difesa. Come Fratelli d’Italia sentiamo la necessità di offrire ai cittadini veneti ed italiani la garanzia di non essere lasciati soli nelle mani di una delinquenza sempre più invadente e spesso impunita. Questo è il nostro tentativo di risposta concreta agli ultimi fatti che hanno visto cittadini aggrediti due volte, prima dai malviventi e poi da un sistema giudiziario che spesso non riesce a trovare equilibrio tra chi commette un reato e coloro che cercano solo di difendersi dai criminali”.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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