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Berlato, Pdl: "Su via Napoli a Vicenza intervenga la Procura"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 1 Agosto 2012 alle 19:54 | 0 commenti

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On. Sergio Berlato, Coordinatore provinciale Pdl Vicenza  -  Via Napoli, 100 metri di strada che mettono paura ad una vasta comunità. Controllo e incursioni della polizia non hanno risolto l'annoso problema dello spaccio che avviene in tutte le ore del giorno in maniera impunita e con arroganza degli spacciatori che minacciano se qualche residente nel passare li osserva. La situazione peggiora di giorno in giorno è sufficiente leggere gli articoli di stampa per comprendere la gravità della situazione.

Le persone che sostano nell'arco dell'intera giornata, soprattutto nel tardo pomeriggio e la sera, sono una cinquantina e con arroganza, se si sentono osservate, apostrofano i residenti. E' capitato di sentire uno al telefonino che a voce alta diceva: "non venire ora, c'è la polizia in giro"! Insomma, nel tardo pomeriggio c'è il coprifuoco, si vive con la paura in tasca temendo che possa succedere qualcosa di irreparabile. Per questo il coordinatore provinciale del Pdl Sergio Berlato raccogliendo le segnalazioni dei cittadini della zona si è fatto interprete di questo malessere generale.
"Le incursioni della polizia hanno l'effetto di un sasso gettato nell'acqua dove tutto ritorna come prima, anzi, peggio di prima -afferma Berlato- La polizia urbana interpellata, risponde di non poter far niente; la Questura fa le sue retate a spot con risultati positivi momentanei ma non strutturali, almeno sino a questo momento: ma di chi sono le responsabilità?" si chiede Berlato.
"Possono essere messe in atto delle provvidenze amministrative da parte del Sindaco quali il divieto del parcheggio selvaggio dei cicli sotto il porticato di pertinenza pubblica e anche per quelle addossate ai fabbricati che sono dei privati; il divieto di transito, non solo delle auto, ma anche pedonale dei non residenti a partire da una certa ora del giorno, la verifica delle due attività commerciali, gestite da stranieri, attorno alle quali vi è l'assembramento di persone a vario titolo, capire cioè se sono in regola sotto l'aspetto amministrativo, con la certificazione sanitaria dei prodotti e della loro conservazione, oppure se i prodotti hanno la certificazione CEE ; inoltre vedere se è possibile la eventuale limitazione degli orari, e provvedere infine anche ad illuminare a giorno la via".
Per Berlato si deve: "Mettere in atto ogni altro provvedimento che rientra nelle facoltà del Sindaco, trattandosi di situazioni gravi ed eccezionali. Al Prefetto invece la verifica se sussistano le condizioni di chiusura degli esercizi in quella via, al fine di preservare l'ordine pubblico".
Quindi una critica diretta: "C'è da chiedersi però, come mai il Sindaco ha fatto e continua a fare una sua campagna propagandistica nel perseguire la prostituzione e si sia adoperato con ogni mezzo per la chiusura delle sale da gioco in città, (tra l'altro ammesse regolarmente per legge), ma abbia fatto poco o nulla per i gravi problemi di via Napoli e non solo, delegando il tutto alla Questura. No, il Sindaco ha il dovere di intervenire con i mezzi amministrativi di sua competenza che sono stati sopra accennati e in casi eccezionali concertare con il Prefetto i provvedimenti da mettere in campo. La droga è senza dubbio un male peggiore della prostituzione e delle sale da gioco e va combattuta in primis".
"Infine -chiude Berlato- in questo ginepraio di competenze, prima dell'irreparabile, invito la Magistratura e per essa il Procuratore Capo della Procura del Tribunale di Vicenza, a voler indagare se ci possano essere state superficialità o omissioni da parte di qualche organo pubblico preposto, al fine di estirpare definitivamente questo male che sta aggredendo sempre più la nostra città".

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, Achille Variati, Via Napoli, Procura

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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