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Berlato, il mio dissenso da Fini

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Settembre 2010 alle 20:20 | 0 commenti

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Sergio Berlato, Popolo della Libertà  -  Ho scelto di non schierarmi con Fini innanzitutto perché in questi anni ha dato troppe dimostrazioni di incoerenza, rivendicando ora il rispetto di regole, di ideali e di valori che da capo di Alleanza Nazionale non sembra aver sempre rispettato.

Da chi si e' comportato da commissario liquidatore, prima dell'MSI, poi di Alleanza Nazionale, tentando di fare adesso la stessa cosa con il PDL non accetto piu' di farmi rappresentare.

Dopo aver duramente contestato le "comiche finali" di Berlusconi che aveva annunciato la nascita del Popolo della Libertà dal predellino di Milano, ha comunicato la sua decisione di svendere il patrimonio politico di Alleanza Nazionale per aderire al PDL che tanto aveva contestato e questo senza chiedere il parere di nessuno, nemmeno dei suoi più fidati colonnelli.
Qualcuno ci spiegherà che fine ha fatto il patrimonio immobiliare ed economico di Alleanza Nazionale, visto che la sua costruzione e' stata possibile grazie alla dedizione ed all'impegno di tutti i dirigenti e gli iscritti di Alleanza Nazionale.
A queste domande speriamo non rispondano nello stesso modo in cui, ad analoga domanda, ha risposto un deputato finiano del vicentino che, interpellato sulle sorti delle risorse del partito provinciale ebbe la sfrontatezza di rispondere, di fronte a tutto il coordinamento provinciale, che "non si ricordava".
Trovo strano che Fini ed i finiani non capiscano di essere diventati utili strumenti nelle mani di chi vuole screditare l'azione di Governo e demolire quella stessa maggioranza di cui fanno parte, la stessa maggioranza che ha eletto Fini alla presidenza della Camera, terza carica politica dello Stato, e nominati molti finiani nelle file di governo e sottogoverno..
Contesto le affermazioni dei finiani sul timore di veder aumentare i consensi alla Lega in caso di elezioni anticipate, dimenticando che sono state proprio le posizioni assunte dai finiani a provocare danni irreparabili non solo al PDL ma all'intero schieramento di centro destra.
Vogliamo ricordare le piroette dei finiani sulla cittadinanza breve agli extracomunitari e sul loro diritto di voto?
E che dire della sbandierata battaglia sulle radici cristiane dell'Europa da parte dei finiani e delle loro posizioni inconciliabili con la dottrina cristiana su questioni etiche di rilevante importanza?
Vogliamo ricordare la posizione dei finiani sul tema della procreazione assistita? A chi hanno chiesto dentro AN se era condivisa la loro incoerente posizione assunta in spregio al sentimento ed alle convinzioni della stragrande maggioranza dei dirigenti, degli iscritti e dei militanti di Alleanza Nazionale?
Come si conciliano le affermazioni dei finiani sul diritto alla libertà di stampa con le querele ai giornali che si limitano a chiedere la verità sulla gestione dei patrimonio, non delle famiglie dei finiani, ma dell'intero partito di Alleanza Nazionale?
Come si permettono i finiani di contestare le posizioni del Governo di cui fanno parte sulle,sia pur gravi ma folkloristiche, affermazioni di Gheddafi quando sono stati gli stessi finiani a predicare la necessità di insegnare il corano nelle scuole italiane?
E per quanto riguarda la legge elettorale che adesso i finiani tanto contestano, ma grazie alla quale e' stato possibile far nominare in parlamento dei soggetti che, con una diversa legge elettorale, non riuscirebbero a ricevere neppure le preferenze dei loro più stretti familiari. Perché adesso i finiani hanno così paura di rinunciare alla loro nomina per sottoporsi al giudizio degli elettori?
Ci ricordiamo quando Fini in TV da Costanzo affermò che non avrebbe gradito avere un gay come insegnante per i propri figli? Come mai a Mirabello sventolavano le bandiere del Gaylib, associazione che si batte per il riconoscimento delle coppie di fatto e delle adozioni per le coppie omosessuali? Forse per coerenza con l'attuale situazione "familiare" di qualcuno dei finiani?
Cosa pensare di chi ha ritenuto di rivalutare il 68 ed ha invece condannato un periodo storico, bollandolo come male assoluto, calpestando la memoria di tanti ragazzi che a Salò decisero di fare la scelta meno conveniente ma più coerente, tanto da sacrificare la vita combattendo fino alla fine in difesa dei propri ideali.
I finiani dovrebbero ricordare che se Fini e' diventato ministro degli esteri prima e presidente della Camera poi, e' anche per merito di quei ragazzi, ma anche di tanti altri che negli anni settanta hanno pagato con la vita la difesa di quegli ideali che adesso i finiani sembrano aver dimenticato.
Ecco perché, pur essendo stato presidente provinciale di Alleanza Nazionale, ho deciso di non far parte dello sparuto drappello dei finiani.
Io, come altri, sono stato eletto nelle liste del Popolo della Libertà ed e' agli elettori del Popolo della Libertà che devo dimostrare coerenza nelle mie scelte.
Se dovessi cambiare idea, dovrei, se non altro per dignità, dimettermi dalla posizione in cui sono stato eletto dai miei elettori per ripresentarmi, con altri simboli e con altre bandiere, al giudizio degli elettori.

on. Sergio Berlato
Vice Capo Vicario della delagazione italiana al Partito Popolare europeo
Vice Coordinatore Vicario del Popolo della Libertà per la provincia di V


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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