Berlato: "su VicenzaPiu.com contestavo solo verginità politica di Donazzan, che molla il Pdl"
Sabato 9 Giugno 2012 alle 17:37 | 0 commenti
On. Sergio Berlato, Coordinato provinciale Pdl - Trovo alquanto spropositata e strumentale la reazione dell'assessore Donazzan in merito ad un mio commento postato su VicenzaPiù circa dieci giorni fa, commento che non aveva nessuna intenzione sessista o offensiva dal momento che la verginità a cui mi riferivo era esclusivamente quella politica che la Donazzan sta tentando di ricrearsi smarcandosi non solo dal sottoscritto o dal Coordinamento provinciale ma dal Partito del Pdl che il piccolo gruppo che la attornia considera come irrimediabilmente defunto (Berlato promuove Donazzan in un gazebo elettorale).
A differenza di quanto ritiene questa esigua minoranza interna al Partito, la stragrande maggioranza dei componenti il Coordinamento provinciale che sono stati eletti dalle migliaia di persone che si sono recate fisicamente a votare al congresso provinciale, ritiene invece che il Pdl debba essere rinnovato nella sua classe dirigente e rilanciato nella sua proposta politica aprendosi a tutta l'area moderata di centro destra del nostro Paese, cosa che stiamo facendo in sintonia con il nostro Segretario nazionale Angelino Alfano.
Risulta del tutto evidente che chi ha perso il controllo del Partito a seguito del Congresso provinciale cerchi di aggrapparsi a qualsiasi pretesto per chiedere l'annullamento dell'esito congressuale.
Il Coordinamento provinciale del Pdl, gia' riunitosi ben sei volte nei pochi mesi dal suo insediamento, ai lavori del quale la Donazzan ha fornito uno scarso contributo avendo presenziato a solo due sedute, ritiene di intensificare la propria azione per cercare di aiutare i cittadini a risolvere i problemi quotidiani che sono causati da questa crisi economica dalle devastanti conseguenze occupazionali.
A chi vuole perdere il suo tempo sprecando energie in sterili interpretazioni lessicali dal sapore palesemente strumentale, ricordiamo che il nostro dovere e' quello di pensare ai problemi della gente e non agli equilibrismi interni dei partiti.
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