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Berlato, Donazzan, cento euro e il brindisi di Girella

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 18:35 | 0 commenti

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Sono passate due settimane dall'elezione di Sergio Berlato a coordinatore provinciale del Pdl, un'elezione preceduta anche da colpi bassi che gli sono stati inflitti e che, probabilmente, essendo bassi, erano anche ingiusti. Anche se la politica ormai in questo paese si fa così. Noi non abbiamo tifato per nessuno, però certamente abbiamo ritenuto alcuni attacchi a Berlato, quelli non politici ma strumentali, come attacchi di bassa lega e francamente di cattivo gusto.

Tra l'altro se l'eurodeputato va attaccato, questo va fatto per delle idee politiche che possono ritenersi sbagliate, non per delle sciocchezze burocratiche. Tuttavia abbiamo atteso 15 giorni, date le premesse degli interventi di Berlato e le sue intenzioni di fare pulizia di certe situazioni. Pensavamo di vedere un qualche segno di vita, invece notiamo una certa sonnolenza, sonnolenza che viene rotta soltanto da scelte di persone nello staff del partito che fanno capo a strutture che hanno sostenuto le maldicenze nei suoi confronti e che sono note per essere pronte a servire l'uno e l'altro. Tanto che vedendo qualche nome ci è venuto in mente un poeta purtroppo trascurato dalla nostra epoca, un certo Giuseppe Giusti il quale, nonostante sia morto giovanissimo nel 1850, scrisse una poesia favolosa che noi dedichiamo a Berlato. Non accusandolo certo di essere lui, il Girella di Giusti, troppo superiore supponendo, finora, la sua caratura, ma mettendolo in guardia da personaggi descritti addirittura prima del 1850 e che sembrano tornati in vita in questi giorni. E proprio nella casa di chi avevano osteggiato. Dove l'amica nemica di questi giorni, Elena Donazzan, ha polemizzato col prima indiscusso capo, forse non per poche centinaia di euro di budget di spesa, in più o in meno, per lo staff ma, pensiamo, per questo arrovellante dubbio: ma come, Confindustria ci ha massacrato per settimane e settimane attraverso Il Giornale di Vicenza e tu vai a distribuire foraggio tra i suoi dipendenti, che dipendenti ne rimangono? Mah? Nell'attesa brindiamo a Girella.


Il Brindisi di Girella
di Giuseppe Giusti


Dedicato al signor di Talleyrand buon'anima sua

Girella (emerito
Di molto merito),
Sbrigliando a tavola
L'umor faceto,
Perde la bussola
E l'alfabeto;

E nel trincare
Cantando un brindisi,
Della sua cronaca
Particolare
Gli uscì di bocca
La filastrocca.

Viva Arlecchini
E burattini
Grossi e piccini:
Viva le maschere
D'ogni paese;
Le Giunte, i Club, i Principi e le Chiese.

Da tutti questi
Con mezzi onesti,
Barcamenandomi
Tra il vecchio e il nuovo,
Buscai da vivere,
Da farmi il covo.
La gente ferma,

Piena di scrupoli,
Non sa coll'anima
Giocar di scherma;
Non ha pietanza
Dalla Finanza.

Viva Arlecchini
E burattini;
Viva i quattrini!
Viva le maschere
D'ogni paese,
Le imposizioni e l'ultimo del mese.

Io, nelle scosse
Delle sommosse,
Tenni, per ancora
D'ogni burrasca,
Da dieci o dodici
Coccarde in tasca.
Se cadde il Prete,

Io feci l'ateo,
Rubando lampade,
Cristi e pianete,
Case e poderi
Di monasteri.

Viva Arlecchini
E burattini,
E Giacobini;
Viva le maschere
D'ogni paese,
Loreto e la Repubblica francese.

Se poi la coda
Tornò di moda,
Ligio al Pontefice
E al mio Sovrano,
Alzai patiboli
Da buon cristiano.
La roba presa
Non fece ostacolo;
Ché col difendere
Corona e Chiesa,
Non resi mai
Quel che rubai.

Viva Arlecchini
E burattini,
E birichini;
Briganti e maschere
D'ogni paese,
Chi processò, chi prese e chi non rese.

Quando ho stampato,
Ho celebrato
E troni e popoli,
E paci e guerre;
Luigi, l'Albero,
Pitt, Robespierre,
Napoleone,
Pio sesto e settimo,
Murat, Fra Diavolo,
Il Re Nasone,
Mosca e Marengo;
E me ne tengo.

Viva Arlecchini
E burattini,
E Ghibellini,
E Guelfi, e maschere
D'ogni paese;
Evviva chi salì, viva chi scese.

Quando tornò
Lo statu quo,
Feci baldorie;
Staccai cavalli,
Mutai le statue
Sui piedistalli.
E adagio adagio
Tra l'onde e i vortici,
Su queste tavole
Del gran naufragio,
Gridando evviva
Chiappai la riva.

Viva Arlecchini
E burattini;
Viva gl'inchini,
Viva le maschere
D'ogni paese,
Viva il gergo d'allora e chi l'intese.

Quando volea
(Che bell'idea!)
Uscito il secolo
Fuor de' minori,
Levar l'incomodo
Ai suoi tutori,
Fruttò il carbone,
Saputo vendere,
Al cor di Cesare
D'un mio padrone
Titol di Re,
E il nastro a me.

Viva Arlecchini
E burattini
E pasticcini;
Viva le maschere
D'ogni paese,
La candela di sego e chi l'accese.

Dal trenta in poi,
A dirla a voi,
Alzo alle nuvole
Le tre giornate,
Lodo di Modena
Le spacconate;
Leggo giornali
Di tutti i generi;
Piango l'Italia
Coi liberali;
E se mi torna,
Ne dico corna.

Viva Arlecchini
E burattini,
E il Re Chiappini;
Viva le maschere
D'ogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae.

Ora son vecchio;
Ma coll'orecchio
Per abitudine
E per trastullo,
Certi vocaboli
Pigliando a frullo,
Placidamente
Qua e là m'esercito;
E sotto l'egida
Del Presidente
Godo il papato
Di pensionato.

Viva Arlecchini
E burattini,
E teste fini;
Viva le maschere
D'ogni paese,
Viva chi sa tener l'orecchie tese.

Quante cadute
Si son vedute!
Chi perse il credito,
Chi perse il fiato,
Chi la collottola
E chi lo Stato.
Ma capofitti
Cascaron gli asini;
Noi valentuomini
Siam sempre ritti,
Mangiando i frutti
Del mal di tutti.

Viva Arlecchini
E burattini,
E gl'indovini;
Viva le maschere
D'ogni paese.
Viva Brighella che ci fa le spese.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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