Berlato: critiche a Stival, assessore caccia
Martedi 5 Ottobre 2010 alle 23:47 | 0 commenti
Sergio Berlato - Che la caccia fosse una materia ostile ed indigesta al neo assessore regionale Daniele Stival, lo si era capito sin da subito, da quando abbiamo dovuto constatare la cocciutaggine con la quale ha inteso approvare il nuovo calendario venatorio, bersagliato dalle proteste di tutte le associazioni venatorie del Veneto (esclusa Federcaccia, ovviamente), per le inutili restrizioni che l'accoppiata FederLega aveva inteso imporre ai cacciatori del Veneto, dopo che gli stessi avevano già pagato la licenza di caccia e versato le quote di accesso agli ATC.
Anche per l'applicazione del regime di deroga per la stagione venatoria 2010/2011, il neo assessore regionale alla caccia ha voluto confermare la sua inadeguatezza al ruolo assegnatogli dal Presidente Zaia.
Dimostrata la sua incapacità nel trovare una mediazione politica con le opposizioni in Consiglio regionale, cosa sempre avvenuta in Regione dal 2002 al 2008, l'assessore Stival continua pervicacemente a voler cimentarsi in stravaganti invenzioni, mentre da più parti gli era stato consigliato di limitarsi a copiare quello che di positivo avevano fatto con successo i suoi predecessori in regione.
Bene avrebbe fatto il neo assessore regionale alla caccia a riproporre la delibera utilizzata dalla Giunta regionale nella stagione precedente, delibera che, dopo una temporanea sospensione, ha ottenuto l'approvazione nel merito da parte del TAR del Veneto che, a metà dicembre 2009, ha giudicato positivamente i sui contenuti considerandoli del tutto legittimi.
Che senso ha , allora , portare in approvazione per questa stagione venatoria una diversa delibera con al suo interno specie, come il prispolone, che in questo periodo ha già lasciato i territori del Veneto per migrare in luoghi più caldi?
Non era forse meglio, vista la probabile impugnazione da parte degli anticaccia, riproporre immutata la delibera precedente e, anziché dimezzare il carniere stagionale (altra corbelleria incomprensibile), mantenere le specie cacciate negli anni precedenti?
Con la stessa delibera approvata l'anno scorso il TAR avrebbe fatto fatica, quest'anno, a smentire se stesso, mentre, con una diversa delibera, i giudici avranno buon gioco nel sospenderne l'efficacia e con essa la cacciabilità di tutte le specie in deroga.
Non ci stupiamo di queste stravaganze se commesse da un amministratore regionale che non fa mistero nel manifestare palese insofferenza verso una materia che, a suo dire, gli è stata affidata contro la sua volontà .
Ci stupiamo invece dell'atteggiamento dei suggeritori del neo assessore dai quali, se non altro per ciò che dicono di rappresentare, ci saremmo aspettati ben altra competenza e ben altro senso di responsabilità .
Godiamoci il breve periodo di quest'anno in cui si potranno cacciare le specie in deroga, ricordando tempi migliori in cui, nonostante gli innumerevoli ricorsi degli anticaccia, tutti i cacciatori del Veneto hanno potuto cacciare le specie in deroga senza perdere neanche una giornata di caccia.
on. Sergio Berlato
Deputato italiano al Parlamento europeo
Vice Capo Vicario della delegazione del PDL nel Partito Popolare Europeo
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