Berlato contro Kyenge: potrà essere assunto nella p. a. chi non ha cittadinanza
Martedi 27 Agosto 2013 alle 16:06 | 0 commenti
Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore provinciale del Pdl Vicenza - “In un momento di crisi come quello attuale, in cui ci sono più di tre milioni di Italia senza lavoro, non ritengo che la legge approvata in questi giorni, frutto di proposte del Ministro dell'integrazione Cecile Kyenge, sia in alcun modo opportuna, sostanzialmente infatti potrà essere assunto nella pubblica amministrazione anche chi non ha cittadinanza italianaâ€.
Commenta così Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore provinciale del Pdl Vicenza, la notizia della modifica della legge per l’accesso al pubblico impiego (legge numero 97 del 6 agosto) che prevede, a partire dal prossimo quattro settembre, che chiunque abbia un permesso di soggiorno di lungo periodo o sia riconosciuto come rifugiato politico potrà avere accesso ai concorsi per posti di lavoro nella pubblica amministrazione.
“Peraltro- precisa Berlato- il ministro Kyenge aveva anticipato nel suo sito personale questa volontà già da un po’ di settimane e aveva anche precisato che ‘Serve una legge organica sul diritto di asilo. Questa è una delle proposte che intendo portare avanti che sarà la garanzia di accesso per i migranti ai posti nella pubblica amministrazione, su esempio di ciò che furono le americane “affermative actionâ€, politiche già applicate in Gran Bretagna’â€.
“Visto che le affermative action sono in realtà misure di tutela per le minoranza- prosegue l’europarlamentare-, il prossimo passo che ci dobbiamo aspettare è quindi una sorta di ‘corsia preferenziale’, una quota di posti di lavoro bloccata per chi appartiene a una minoranza?â€.
“Non pensiamo accettarlo- conclude Berlato-, il metodo di selezione deve essere meritocratico e in questo momento la nostra priorità è garantire il lavoro ai nostri cittadiniâ€.Accedi per inserire un commento
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