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Bergamin (CGIL) lancia un appello sulla Fiera

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Gennaio 2010 alle 12:39 | non commentabile

CGIL Vicenza

Marina BergaminDesideriamo lanciare un appello sul ruolo della Fiera di Vicenza, in un momento in cui si stanno decidendo i nomi dei componenti del Cda, dopo quello del prossimo Presidente: sia questa l'occasione in cui, anziché guardare alla stretta rappresentanza degli interessi delle categorie, si valutino professionalità, sguardo strategico, capacità di fare rete a vantaggio del bene comune, ovvero dell'economia vicentina.

La Fiera insieme a Camera di Commercio, Istituzioni, categorie economiche può svolgere un ruolo progettuale di rilancio o di salvaguardia di settori strategici per il territorio, mettendo a disposizione risorse e servizi per le aziende che entrano in una logica di rete. Ci riferiamo, in particolare, al distretto orafo, oggi in evidente difficoltà, ma che sarebbe sbagliato dare per perso.

Ciò vuol dire:
risorse finanziarie (supporto più forte agli investimenti, a patto che vi sia un impegno corrispondente degli imprenditori)
risorse strategiche (non solo tutelare le risorse professionali tradizionali ma svilupparne altre: design, gestione cliente, marketing, commerciale, ecc.)
risorse di sostegno (rapporti con l'università, consulenze gestionali, promozione sui mercati, ecc.)

L'azione della Fiera, che resta società di promozione delle aziende del territorio e non società fine a sé stessa, deve innestarsi in questo disegno, con interventi finalizzati per la tenuta e la promozione internazionale delle aziende locali, o anche nazionali, poiché il rischio altrimenti è che di una Fiera - così come l'abbiamo conosciuta - non ci sarà più bisogno. Né ci sarà bisogno di una nuova, costosa struttura.

La Fiera deve ritornare alla sua ‘mission' originaria, modernizzata - evidentemente - ma tenuta agganciata al suo settore principale. E con un forte investimento sulle sue risorse professionali interne, più che a consulenze e ad investimenti opachi.

La debolezza della situazione attuale è sintomatica della mancanza di un soggetto che realizzi questa convergenza. Sta alle istituzioni locali, alle categorie, agli enti economici, al Patto di sviluppo del distretto, ecc., mostrare che si può produrre strategie e impegni concreti per concorrere al rilancio dell'economia vicentina.

Marina Bergamin
Segretaria generale Cgil Vicenza

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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