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Bentornato, asparago!

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 11 Marzo 2010 alle 00:32 | non commentabile

Veneto Marketing    

Si apre la stagione dell'unica Dop del territorio.
Tra iniziative, leggende e molte serate a tema

Asparagi dop di BassanoDici primavera, dici asparago. A Bassano e dintorni è così. Per festeggiare l'arrivo ormai imminente della stagione del "turione bianco", unica Dop del territorio, torna la rassegna enogastronomica "A tavola con l'Asparago bianco di Bassano DOP - Asparagi & Vespaiolo", che quest'anno è giunta alla trentesima edizione e coinvolgerà un centinaio fra ristoranti, trattorie e locali. Da Vicenza ad Asiago, da Castelfranco a Breganze, da Marostica a Recoaro, per un itinerario di degustazioni e serate di gala che renderà onore a una delle prelibatezze della nostra terra.
La tradizione vuole che l'asparago arrivi con San Giuseppe e se ne vada con Sant'Antonio. Dal 19 marzo al 13 giugno è lui a regnare sulle nostre tavole, con il suo tipico colore bianco, i fusti dritti e carnosi e il sapore delicato che sorprende sempre il palato. Giunto dall'Africa, secondo la leggenda, nella bisaccia di S. Antonio da Padova, che ne sparse i semi di ritorno da una visita al temutissimo tiranno Ezzelino da Romano, lo sparaso bianco ha trovato il suo habitat ideale nella zona compresa fra Bassano, San Zeno di Cassola e Rosà, e il terreno perfetto in quel miscuglio di sabbia e ghiaia portato dal Brenta nel corso dei secoli, rivelatosi condizione ideale per la sua crescita.
L'asparago non è solo simbolo di una cultura enogastronomica centenaria (compare, infatti, nei menù dei doge della Repubblica Veneta), ma diventa descrizione stessa della storia di Bassano, della sua terra, del suo fiume. Lo si può vedere anche dal marchio DOP di cui è stato insignito nel settembre 2007, e che riproduce, su sfondo verde, il tipico mazzo di asparagi bianchi, legati insieme non dalla tradizionale stroppa di salice, ma da una più originale formata dal profilo del Ponte vecchio di Bassano. Parlando di questo importante riconoscimento, il presidente del Consorzio dell'Asparago Bianco di Bassano, Piergiorgio Bizzotto, sottolinea come si tratti di «un motivo di vanto per noi coltivatori e appassionati dell'asparago. Essere dichiarato prodotto a marchio europeo, infatti, lo rende un unico, di nicchia, non assimilabile a nessun'altra varietà di nessun'altra terra».
È dunque con orgoglio che il Gruppo Ristoratori Bassanesi ha potuto dedicarsi agli ultimi preparativi di una rassegna che promette di essere ancora più ricca di eventi e di proposte da non mancare. La maratona dell'asparago prenderà ufficialmente il via il 9 aprile, per poi proseguire fino al 28 maggio con una serie di serate a tema e menù di degustazione che vedranno l'asparago bianco declinato in mille varianti, dai tradizionali asparagi e ovi sodi al superbo risotto, fino a stuzzicanti abbinamenti con carni e pesce di vario tipo. Il tutto annaffiato dal Vespaiolo DOC di Breganze, un vino bianco che, per la sua freschezza e la sua naturale acidità, rende perfetto l'accostamento con l'asparago e dà, assieme a esso, il nome da qualche anno alla rassegna.
E a coloro che temono una raccolta compromessa a causa delle grandinate che, lo scorso giugno, si sono abbattute sulla zona, il presidente Bizzotto risponde con ottimismo: «La stagione - ha detto infatti - sembra essere iniziata bene: i primi asparagi sono già spuntati e le tipiche punte a forma di matita fuoriescono di 3-4 centimetri. Poi i coltivatori lo sanno meglio di me: l'asparago è imprevedibile. Non si è sicuri davvero di come andrà la raccolta fino all'ultimo. È indubbio che le precipitazioni dell'estate scorsa siano state violente, ma ad essere stata colpita è soprattutto la parte aerea della pianta, non il cuore vero dell'asparago, sottostante, quello che la terra della sparasara protegge».

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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