Beghetto punta su Gavazzi e Paolucci: "Il Vicenza può farcela ma deve vincere al Menti"
Giovedi 31 Maggio 2012 alle 20:27 | 1 commenti
Non pensava che potesse finire così. Da ex bandiera, da giocatore che ha vissuto sul campo l'estasi della gestione Guidolin, quella della vittoria in Coppa Italia sul Napoli e della cavalcata in Coppa delle Coppe, mai avrebbe voluto lasciare il Vicenza con un piede e mezzo in serie B. E' passato poco più di un mese da quando il tonfo con la Nocerina gli è costato il posto di allenatore del Vicenza Calcio ma la passione verso i colori biancorossi non è mai venuta meno.
Anzi Massimo Beghetto è sul pezzo, ha seguito l'evolversi della situazione, ha tifato per la sua ex squadra. Persona perbene il Bego ha pagato un calendario ostico e un bel po' di sfortuna come i famigerati 3 rigori sbagliati da 3 giocatori diversi: "Probabilmente una situazione del genere non era mai capitata nella storia del calcio - sorride amaro l'ex tecnico - per la mia gestione è stata la svolta in negativo. Faccio fatica a farmene una ragione ma ora l'importante è che il Vicenza si salvi. Salvare la categoria è determinante". Anche in ottica di un'eventuale cessione societaria.
I biancorossi sono chiamati a salvaguardare un patrimonio che appartiene a tutta la città e al suo territorio. Con l'Empoli non c'è in palio solo una partita di calcio ma la passione e i sogni dei molti tifosi che domenica vivranno col cuore in gola l'andata degli spareggi con l'Empoli. I toscani si presentano al "Menti" con i favori del pronostico ma l'impresa è nelle corde dei ragazzi di Cagni: "Una delle due partite deve essere vinta - continua Beghetto - e credo che la partita di domenica, davanti al pubblico amico, sia la situazione da sfruttare a tutti i costi, bisogna fare risultato pieno. Ho seguito la gara di Empoli e devo dire che noi ci siamo espressi bene, ritengo che le possibilità di farcela sono concrete".
Nella roulette russa degli spareggi assieme al Vicenza è finito l'Empoli e forse si tratta dell'avversario più alla portata, almeno sulla carta, rispetto a squadre come Livorno ed Ascoli: "Mi compiaccio del fatto che è stato evitato lo scontro con l'Ascoli. I marchigiani, per quanto hanno dimostrato nel finale di campionato, hanno sicuramente qualcosa in più ed era l'avversario da evitare, hanno fatto dei risultati importantissimi come la vittoria di Padova e non dimentichiamo che la loro classifica è comunque falsata da un -7 senza il quale sarebbero stati molto più su in graduatoria. In definitiva credo che l'Empoli sia una compagine assolutamente alla portata del Vicenza, poi è chiaro che il match durerà 180' e fare previsioni sarebbe stupido". In uno spareggio del genere che arriva dopo un torneo tiratissimo, durato la bellezza di 42 giornate, ci sono varie componenti che possono incidere come tenuta atletica e freschezza psicologica: "Se dovessi fare una graduatoria direi che in questo momento la componente più importante è la condizione atletica perché, anche se si dispone di giocatori che possono fare la differenza, se le gambe non girano nessuno può rendere al 100%. Subito dopo viene la capacità mentale di saper reggere le pressioni e le tensioni che inevitabilmente si generano quando in palio c'è tutta una stagione. Credo però che i segnali positivi che il Vicenza ha dato in queste ultime gare siano evidenti e arrivare in crescita ad uno scontro del genere vuol dire tanto. Attenzione però che anche l'Empoli si presenta in crescita all'appuntamento. Tuttavia gli stati d'animo delle due squadre sono opposti. Mentre il Vicenza un mesetto fa avrebbe firmato per disputare i playout, l'Empoli fino a due gare dal termine del campionato sperava concretamente di evitarli questi playout". Un punto di forza dell'Empoli è certamente il reparto avanzato: "Sappiamo tutti che Maccarone e Tavano, entrambi in doppia cifra, hanno fatto bene anche in serie A. Eppoi non dimenticherei Lazzari che sta ritrovando una discreta forma e da trequartista può far male. L'Empoli non segna molto? Si perché segnano in pochi ma quei pochi, ripeto, sono davvero forti". Anche la formazione berica non scherza a livello di individualità nel reparto avanzato. Tuttavia durante la gestione Beghetto è mancato l'apporto di Paolucci, o meglio, lo stesso ex allenatore non ha avuto il coraggio di dargli le chiavi dell'attacco anche se questo avrebbe comportato l'accantonamento di Abbruscato. Non è un caso che l'ex Juventus si sia messo a fare la differenza da quando non ha più dovuto dividersi i centimetri dell'area di rigore con l'ex Torino: "Michele è una punta centrale ma dal mio punto di vista può tranquillamente coesistere con Elvis. Il guaio è che lo stesso Abbruscato è rimasto all'asciutto per alcuni mesi e questo è andato a incidere più del dovuto sul cammino della squadra, pensiamo solo che l'anno scorso con i suoi gol il Vicenza ha ottenuto una comoda salvezza. Per fortuna che ora si è sbloccato Paolucci e speriamo sia lui l'uomo determinante nei due match che attendono il Vicenza. Pinardi? Se sta bene può fare la differenza ma lo stesso dicasi di Gavazzi che ha rintracciato una condizione fisica eccellente. Io punto molto su questi tre giocatori".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.