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Basta con la chiusura del mercato del lavoro per rumeni e bulgari

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Dicembre 2011 alle 10:15 | 0 commenti

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Marian Mocanu, Circolo Europei per l'Italia - Alla fine del mese dello scorso mese di Gennaio , il Governo italiano ha deciso di avvalersi , per tutto l'anno in corso, della possibilità di limitare il libero accesso al mercato del lavoro per i cittadini romeni e bulgari. Infatti, per tutto il 2011 funzionerà quindi ancora il sistema a doppio binario. Le assunzioni sono liberalizzate nei settori con più richiesta di manodopera: agricoltura, turistico-alberghiero, domestico e di assistenza alla persona, edile, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, stagionale.

In questi casi si possono stipulare i contratti di lavoro direttamente, come se si assumessero lavoratori italiani.

In tutti gli altri settori, chi vuole assumere un romeno o bulgaro deve chiedere un'autorizzazione allo Sportello Unico per l'immigrazione. Non sono comunque previsti tetti numerici e il sistema vale solo per la prima assunzione, quindi chi è già assunto regolarmente in Italia può cambiare posto senza autorizzazioni.

Questa situazione, a nostro giudizio deve finire, e pertanto chiediamo al nuovo governo, di aprire totalmente il mercato del lavoro anche ai cittadini romeni e bulgari , facendoli divenire cittadini europei a pieno titolo. La nostra posizione, è supportata anche dalla recente relazione della Commissione Europea, che dimostra il positivo impatto nel mondo del lavoro dei cittadini neo comunitari. Dalla Relazione , che invita i Paesi a togliere ogni forma di restrizione, emerge anche che la libera circolazione dei lavoratori rumeni e bulgari sul PIL a lungo termine dell'UE, ha portato ad un aumento dello 0,3% circa nei paesi UE-27 (0,4% nei paesi UE-15).

Al Signor Primo Ministro, al Ministro degli Affari Interni, dell'Integrazione e delle Politiche Sociali, chiediamo a nome dei cittadini romeni e bulgari un gesto di discontinuità con il passato, un gesto in linea con la risoluzione del Parlamento Europeo del 25 ottobre scorso facendo finire la situazione di diseguaglianza tra i cittadini comunitari e dimostrando l'impronta e il profilo europeo ed europeista di questo esecutivo. L'Europa non è astrazione, non è solo mercato e moneta unita è anche l'Europa dei diritti primo fra tutti quello di circolazione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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