Basilica Palladiana, Vicenza Capoluogo: dubbi sul nuovo allestimento
Sabato 26 Settembre 2015 alle 15:22 | 0 commenti
 
				
		
Nota del Consiglio direttivo Associazione civica Vicenza Capoluogo
Non è certo una cosa facile allestire un luogo delicato come la Basilica Palladiana ed è pertanto necessario valutare con estrema attenzione qualsiasi idea e progetto, valorizzare le competenze presenti in città e fare tesoro delle esperienze del passato. Non dobbiamo inoltre occupare sempre e comunque gli spazi, perché anche “il vuoto†ha una sua bellezza, soprattutto dopo il restauro del monumento.La   proposta di allestimento della Basilica Palladiana del prof. Mauro   Zocchetta, fatta propria dal Vicesindaco e presentata di recente alla   stampa ha il merito di riaprire la riflessione sul ruolo la Basilica   dopo le tre Mostre dell'era Goldin che hanno  riproposto il prezioso   monumento come prestigioso contenitore per grandi eventi culturali. 
 Apprezziamo   la proposta di recuperare gran parte del materiale che costituiva   l'allestimento utilizzato fin d'ora consentendo un sicuro contenimento   di spese, ma riteniamo che si debba r  iflettere ulteriormente sulla  opportunità di avere in Basilica un  allestimento così invasivo e, allo  stesso tempo, poco elastico e  flessibile che male si concilia, a parer  nostro, con il rilancio che si  deve dare a questo spazio importante e  delicato: si rischia infatti di  dover rinunciare a tutti quei grandi  eventi culturali il cui  allestimento è parte integrante del percorso  culturale ed artistico  dell’ arte contemporanea.
 Inoltre, ai cittadini e ai turisti, non verrebbe mai   data la possibilità di ammirare e di godere della bellezza del   meraviglioso salone, vuoto e libero da qualsiasi allestimento.
 Ricordiamo   inoltre che la precedente Giunta Variati ha già sp  eso denaro pubblico  per uno studio sul futuro della Basilica. Il prof.  Pierluigi Sacco e  l’allora assessora alla cultura Francesca Lazzari  avevano presentato un  progetto in cui il monumento veniva immaginato  come incubatore di  imprenditorialità creativa, uno spazio di relazione,  acceleratore di  sviluppo desing-oriented, un luogo residenziale per  artisti e  professionisti creativi, uno spazio "performativo", di  produzione di  conoscenza, un’area commerciale. Un’idea quindi molto  diversa  dall’attuale che ci aiuta a comprendere quanto sia importante  che  attorno alla Basilica , si apra un confronto ed un dialogo che  coinvolga  tutta la città. 
 Invitiamo   pertanto l'Amministrazione a non avere timore di allargare il più   possibile il confronto sul rilancio della Basilica Palladiana, favorendo   un processo partecipativo, anche degli Ordini   Professionali cittadini,  delle categorie economiche, delle imprese,  del mondo  dell’associazionismo artistico, in modo che il suo destino  sia  patrimonio condiviso della città e dei suoi abitanti.
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