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Base Usa, Variati scelga da che parte stare: con gli statunitensi o con i vicentini?

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 1 Luglio 2013 alle 14:21 | 0 commenti

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Presidio Permanente No Dal Molin - Chi passa in rassegna le truppe non tiene rapporti istituzionali, china la testa di fronte al comandante della guarnigione occupante. E' quel che ha fatto il sindaco di Vicenza Achille Variati in questi giorni e che rifarà il suo vice Bulgarini martedì all'inaugurazione della nuova base Usa al Dal Molin.

La città di Vicenza ha bisogno di veder restituiti i territori occupati dall'esercito nord-americano, non di costruire ponti con le truppe statunitensi;  sono queste ultime che hanno bisogno della complicità delle istituzioni locali continuare a occupare il territorio vicentino devastandone l'equilibrio idrogeologico. Partecipare alle cerimonie militari, quindi, non rappresenta un atto istituzionale dovuto, ma una testa chinata di fronte a chi ha danneggiato il territorio vicentino impunemente, come ha dimostrato lo stesso comitato tecnico nominato dal Comune di Vicenza.
Variati deve scegliere da che parte stare.  Al servizio degli statunitensi oppure al servizio della sua comunità. Lui stesso ha ricordato quante opportunità economiche e sociali potrebbero generarsi dalla smilitarizzazione del territorio. Noi ieri abbiamo aperto la Pluto per invitare gli occupanti ad andarsene, il sindaco dice che bisogna restituire le servitù militari ai cittadini. Da una parte azioni concrete, dall’altra parole. Che stanno a zero, per quanto ci riguarda. Atti veri e pubblici, vogliamo.
Chi partecipa all'inaugurazione del Dal Molin legittima con la propria presenza il diritto degli statunitensi di distruggere Vicenza: ecco perché noi non saremo al Dal Molin, saremo in piazza.
Ognuno sceglie da che parte vuol stare, a maggior ragione in giorni come questi in cui, con la vicenda Datagate, si scopre che gli statunitensi non sono soltanto occupanti, ma pure spioni.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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