Bartelle (M5S): “Banche venete, con un euro ci compriamo un ghiacciolo”
Lunedi 26 Giugno 2017 alle 15:10 | 0 commenti
"A seguito dell'emanazione del decreto ministeriale e dell'ok delle autorità europee, sono felice di apprendere che è stata trovata una soluzione e scongiurato un grave pericolo per clienti e dipendenti delle due banche venete e per il Veneto stesso, territorio in cui hanno sede Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca". Sono le dichiarazioni, affidate ad una nota, della Consigliera regionale Patrizia Bartelle (M5S) che prosegue: "A bocce ferme, formulo l'invito a tutta la classe politica locale, in particolare a Zaia e alla Giunta, di smettere con chiacchiere e proclami che nei fatti non hanno portato ad alcun risultato pratico: è il momento di agire concretamente a supporto del nostro territorio. Fino ad oggi, non ho voluto ‘cavalcare la notizia' per rispetto della gravità della situazione, gravità evidentemente non colta da Luca Zaia il quale si permette di scherzare sull'argomento giungendo persino ad affermare che, per un euro, le banche se le sarebbe comperate lui, come se il governatore del Veneto disponesse più di quattrocento miliardi di euro di raccolta diretta ed indiretta, di circa centomila dipendenti e di oltre seimila sportelli sparsi nel territorio nazionale.
Nell'unica materia che Zaia può realmente governare, peraltro con soldi nostri, e cioè la sanità veneta, ha di fatto delegato la gestione regionale all'Azienda Zero del dott. Mantoan procedendo ad accorpare le Uls neanche fossero le banche venete e a non sostituire il personale medico e paramedico in pensione, neanche fosse un ragioniere allo sportello. E nella fusione delle aziende Uls, ne ha mantenute due per Vicenza e Venezia, smentendo la dimensione provinciale applicata nelle altre cinque provincie venete, dimostrando di voler adottare un sistema disomogeneo e inefficiente, stesso criterio utilizzato dalle banche venete oggi in crisi a causa di politiche di gestione gravemente colpevoli che hanno finito per dissolvere i capitali dei risparmiatori".
"Dal quadro emerge che da lunedì 26 giugno le 2 banche sarebbero già sotto la direzione di Banca Intesa - prosegue Bartelle - istituto ben presente nei nostri territori, tant'è che molte aziende venete hanno affidamenti presso due o tutte e tre le banche. È quindi naturale aspettarsi che, per rispetto alle normative e delle politiche di rischio sul credito, molti affidamenti andranno a sovrapporsi e dovranno probabilmente essere rimodulati da Banca Intesa. Invito pertanto la Giunta ad attivarsi immediatamente con Veneto Sviluppo, finanziaria della Regione Veneto, affinché supporti le aziende venete e Banca Intesa in questo percorso di rimodulazione beneficiando di tutte le garanzie deliberabili da Veneto Sviluppo, anche grazie all'accesso al fondo di garanzia per le PMI, strumento istituito con la Legge n. 662/96, ed alla misura di riassicurazione del credito, in un'ottica di mitigazione dell'assorbimento patrimoniale in capo alle Banche. Con questo supporto concreto e doveroso da parte della Regione, permetteremo a Banca Intesa di utilizzare uno strumento per ottemperare alle norme ed alle politiche sul rischio di credito ed alle aziende venete di poter continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario. Fatti concreti, risultati concreti. Il presidente Zaia, dovrà rivedere le sue dichiarazioni semplicistiche e metterci ben più di un euro".
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