Bando periferie, Anci Veneto e Pd: "grave decisione del governo"
Giovedi 9 Agosto 2018 alle 15:48 | 0 commenti
“Zaia faccia sentire la propria voce e si schieri con forza dalla parte dei sindaci. Lo stop per due anni al Bando Periferie potrebbe avere delle conseguenze pesantissime per tante amministrazioni. Spostare in avanti i termini dei finanziamenti statali significa bloccare le procedure e rischiare il danno erarialeâ€. Lo afferma la consigliera regionale del Partito Democratico, Francesca Zottis, che interviene così “sul rinvio al 2020 del provvedimento grazie a un emendamento approvato in Senato in sede di conversione del ‘Milleproroghe’â€.
“Gli amministratori veneti, di qualsiasi schieramento, sono sconcertati – esordisce l’esponente dei Democratici - si tratta di oltre due miliardi di investimenti per la riqualificazione di aree disagiate dei nostri Comuni. Progetti scritti e approvati negli ultimi due anni, con impegni di spesa da parte degli Enti e, in molti casi, in fase molto avanzata, prossimi alla realizzazioneâ€. “Bloccare tutto con una simile leggerezza può avere danni incalcolabili – denuncia la consigliera Dem - facciamo nostra la protesta dei sindaci, auspichiamo che la Camera modifichi questa decisione e che il Governo si ravvedaâ€.
“Nel frattempo – conclude Francesca Zottis - anche Zaia faccia pressione sui parlamentari e i vertici leghisti per eliminare una scelta sciagurataâ€.
“Il decreto Milleproroghe è in chiaroscuro. Se da un lato prosegue il positivo percorso sugli avanzi di amministrazione che ci trova favorevoli dall’altro lato ci preoccupa molto quanto sta succedendo sul bando periferie: il rinvio rischia infatti di mettere in difficoltà molte amministrazioni comunali che avevano programmato gli interventi. L’Anci Veneto intende avviare un dialogo ed organizzare un incontro con i sindaci che rischiano di perdere le risorse del bando periferie per trovare una posizione condivisa in vista dell’approdo Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputatiâ€. Così la presidente di Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, commenta le misure del decreto Milleproroghe che riguardano i Comuni.
“Non si può tornare indietro sul bando periferie perché significa togliere risorse alla riqualificazione di zone degradate. Questi interventi non hanno solo un impatto urbanistico, ma si traducono anche in una maggiore sicurezza per i cittadini. In molte circostanze, poi, i bandi periferie servono per mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico il territorio ed evitare che il maltempo metta in ginocchio intere comunità . L’Anci Veneto si appella ai parlamentari veneti perché intervengano su questo rinvio che preoccupa molti amministratori. Da un giorno all’altro i sindaci rischiano di trovarsi senza le risorse stanziate per gli interventiâ€.
“Allo stesso tempo, però, bisogna andare avanti sullo sblocco degli avanzi di amministrazione presenti nei bilanci dei Comuni che potrebbero essere utilizzati per investimenti generando ricadute positive sul sistema economico locale. Le risorse dei Comuni del Veneto, secondo uno studio commissionato da Anci Veneto, per investimenti contenute negli avanzi di amministrazione sono circa un miliardo di euro che potrebbero generare un aumento del PIL regionale dello 0,7%. Questo effetto volano, secondo i dati della ricerca, potrebbe portare maggiori entrate per la Pubblica Amministrazione per circa 358 milioni di euroâ€. Â
“Queste risorse – spiega la Presidente Maria Rosa Pavanello – possono rappresentare uno strumento utile ed utilizzabile per i nostri Comuni in grado di sbloccare e liberare gli investimenti. In Veneto molti Comuni hanno già estinto i prestiti e così, pur essendo fra quelli meno indebitati e con meno personale di tutta Italia, si ritrovano a poter effettuare solo la spesa corrente. Sembra quasi un paradosso, ma i paletti e le norme della finanza pubblica penalizzano gli enti virtuosi. Con le nostre proposte, invece, vogliamo creare un meccanismo in grado di mettere in moto gli investimentiâ€.
“L’Anci Veneto – conclude Pavanello - ritiene che queste due misure siano stratetiche e si completino. Da un lato si premiano i Comuni virtuosi e dall’altro lato si supporta l’intervento nelle periferie delle città che non possono più aspettare. In questa fase è fondamentale fare squadra con l’obiettivo di non perdere le risorse per il territorioâ€.
Ecco i progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, approvato con DPCM del 6 dicembre 2016, che risultano interessati dagli effetti del decreto milleproroghe; molte azioni sono state già avviate dagli Enti interessati, almeno per la progettazione esecutiva con conseguenze negative e impattanti sui bilanci in caso, anche solo di differimento al 2020, del finanziamento.
Città metropolitana di Venezia | 38.727.000 |
Comune Belluno | 18.000.000 |
Comune Treviso | 13.484.689 |
Comune di Padova | 17.913.519 |
Comune Rovigo | 13.500.000 |
Comune di Venezia | 12.536.000 |
Comune di Verona | 18.000.000 |
Comune di Vicenza | 17.794.954 |
TOTALE | 149.956.162 |
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