Bando addetti servizi scolastici, Guaiti: è discriminatorio
Venerdi 14 Giugno 2013 alle 11:30 | 0 commenti
Sandro Guaiti, ex consigliere comunale - Ancora un bando discriminatorio per l’assunzione di addetti ai servizi scolastici Comunali. Possono accedere al concorso (a tempo determinato) solo coloro che hanno maturato un'esperienza lavorativa di almeno 2 mesi come addetto ai servizi scolastici. E' cosi che l'amministrazione risponde a tutti i giovani e disoccupati alla ricerca di un lavoro?
Come e quando saranno coperti i posti vacanti di ausiliario per nidi e scuole dell’infanzia comunali e  l'immissione in ruolo tramite concorso pubblico? È tempo di decidere.
Leggendo le notizie di questi giorni in merito alle modalità previste per accedere al concorso a 16 posti di addetti ai servizi scolastici/nido, io rimango sconcertato. Possibile che nessuno dica niente?
Giusto un anno fa mi facevo portavoce delle giuste lamentele di diversi cittadini/e in merito ai requisiti richiesti nel bando per l’assunzione a tempo determinato, mediante richiesta di avviamento a selezione, di “addetti ai servizi scolastici†presso il Comune di Vicenza. Infatti, a tale concorso potevano partecipare solamente persone in possesso di una esperienza lavorativa di almeno due mesi nel ruolo di addetto ai servizi scolastici.
Sentita la risposta da parte dell'allora assessore al personale, che era orientata positivamente verso una eliminazione di tale condizione per il futuro, al fine di dare la giusta possibilità a tutti i cittadini interessati al concorso in questione.
Purtroppo, nel nuovo bando appena pubblicato nulla è cambiato e la condizione relativa al possesso di una esperienza lavorativa è rimasto tale e quale. Rimane cioè l'iniquità che esclude di fatto tutti coloro che per non hanno potuto fare questa esperienza in Enti Locali come il Comune di Vicenza.
Questo bando è quindi un nuovo e ulteriore esempio di discriminazione nei confronti della stragrande maggioranza cittadini che stanno cercano un lavoro.
E' necessario che il Sindaco e l'Assessore capiscano di dover essere i primi ad eliminare le discriminazioni e ad offrire pari opportunità per tutti i cittadini/e. Per questo, i due mesi di esperienza lavorativa possono essere uno dei titoli di valutazione di merito (per l'assegnazione di un punteggio) ma non condizione di esclusione dalla partecipazione dei cittadini/e, giovani e meno giovani, disoccupati/e, che in questo tempo di crisi economica/occupazionale sperano tanto in una possibilità di lavoro.
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