Bandiera di San Marco vietata al Menti. La Lega Nord insorge: "umiliata identità veneta"
Lunedi 16 Settembre 2013 alle 16:37 | 0 commenti
Le forze dell'ordine hanno vietato l'ingresso a un gruppo di tifosi vicentini con la bandiera del Leone di San Marco, simbolo storico e vessillo della Regione Veneto. Un comportamento contro le regole, sottolinea Fontana, perché "allo stadio sono vietate le bandiere politiche, ma il Leone di San Marco non appartiene a nessun gruppo politico, è semplicemente il simbolo di tutti i veneti, quindi si tratta di capire perché sia accaduto un episodio simile. Mi riferiscono che i poliziotti hanno eseguito ordini superiori, perciò attendo risposte esaustive e convincenti, o altrimenti le scuse pubbliche del Questore Sanna".  Â
Parla di "morte della democrazia" il consigliere regionale Nicola Finco: "Mi auguro davvero che si tratti di un errore commesso per ignoranza. Solo questo, al limite, potrebbe giustificare la censura di un simbolo che da secoli, ben prima cioè che nascesse la bandiera italiana, ricorda la pace e la tolleranza. Se così non fosse, e mi auguro che ciò non sia vero, significherebbe la morte della democrazia, nonché l’oppressione dello Stato su una identità locale millenaria. Il leone veneto ha tutto il diritto di entrare anche negli stadi".
Battagliero il deputato alla Camera Emanuele Prataviera: "Il fatto è di assoluta gravità e come tale va gestito, le autorità preposte hanno dimostrato insensibilità nei confronti di un simbolo caro a tutti i veneti. Presenterò un'interrogazione al Ministero degli Interni per fare la dovuta luce sulla vicenda. Inoltre, mi piacerebbe vedere le bandiere venete agli ingressi di tutti gli stadi della regione, per dare il benvenuto a tifosi e squadre".Accedi per inserire un commento
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