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Banche venete, migliaia di richieste di ammissione al passivo delle due liquidazioni. Ma un anno fa...

Di Rassegna Stampa Mercoledi 25 Aprile 2018 alle 09:57 | 0 commenti

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Il 4 marzo 2017 erano praticamente senza fondi e la loro crisi rischiava di scatenare problemi anche a Mps e «un effetto contagio nel sistema bancario italiano, specialmente tra le banche più deboli». Per questo la Ue autorizzò l'Italia a prestare garanzie pubbliche alle obbligazioni per una decina di miliardi che i due istituti emisero per cercare di tamponare le falle. A rischiare - a causa delle banche di Vicenza e Montebelluna - era, nell'aprile dell'anno scorso, l'intera «economia italiana», non solo il Veneto come si disse due mesi dopo. La corsa agli sportelli, paventata nel giugno 2017 come possibile conseguenza di un mancato salvataggio, c'era già stata: tra il7 e il 21 marzo 2017.

A gettare luce sulla situazione che si trovò ad affrontare il governo Gentiloni a inizio 2017 sono documenti della Commissione Europea, consultati dall'Adnkronos, indirizzati all'esecutivo italiano e firmati dalla commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager. Oggi i soci risparmiatori sperano nelle liquidazioni e nel fondo di rimborso statale. Sul primo versante il termine per la richiesta d'insinuazione al passivo scadeva il 23 aprile (ma c'è sempre la possibilità di una domanda tardiva). «Noi abbiamo curato 1300 domande - spiega Franco Conte, presidente Codacons Veneto - credo che in totale potrebbero essere oltre 40mila. È un passo fondamentale anche per accedere ai rimborsi del fondo nazionale». Sul quale si è accesa una polemica. Il presidente del coordinamento "don Enrico Torta" Andrea Arman ha attaccato l'associazione Ezzelino III da Onara: «Invita alla partecipazione a un incontro per ricevere un codice di priorità a fronte del pagamento di 350 euro. La legge istitutiva del "Fondo di Ristoro per i Risparmiatori" non è operativa e nessuno ha il potere di raccogliere pre adesioni». Patrizio Miatello, presidente della Ezzelino: «Nessuna priorità sul risarcimento del fondo, il codice servirà solo a uso interno per gestire prioritariamente le pratiche. Ci auguriamo che ognuno possa fare da solo».

da il Gazzettino di (m.cr.) 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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