Quotidiano |

Banche Popolari addio? Il futuro dopo l’abolizione del voto capitario

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 5 Ottobre 2015 alle 10:53 | 0 commenti

ArticleImage

ODCEC Vicenza
Un tema di scottante attualità quello del futuro delle banche popolari che Franco Debenedetti e Gianfranco Fabi tratteranno durante la presentazione del loro libro “Banche Popolari addio? Il futuro dopo l’abolizione del voto capitario” martedì 6 ottobre alle ore 18:30, presso la sala conferenze dell’Ordine dei Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Vicenza in Contrà del Monte, 13 nell’ambito del 12°appuntamento della rassegna di incontri gratuiti ed aperti alla cittadinanza, “Commercialisti in cerca di autore”.

Sarà Luca Romano ad intervistare Franco Debenedetti e Ginafranco Fabi durante la serata, organizzata dall’ODCEC di Vicenza in collaborazione con la Libreria Galla, Lan Local Area Network e Venezie Post, in cui Debenedetti e Fabi illustreranno vizi e virtù della trasformazione delle banche popolari in spa. Dalla presentazione del volume: "Un colpo al cuore? Ma perché mai? ll decreto Renzi di riforma delle grandi banche popolari accende il dibattito fra sostenitori e critici, qui rappresentati da Franco Debenedetti e Gianfranco Fabi nel nuovo saggio "Popolari addio" edito da Guerini e associati per la fortunata collana "Si, sì, No, no" che mette intelligentemente a confronto due tesi contrapposte per ciascuno dei temi scelti. Il confronto sulle banche popolari è introdotto da Giulio Sapelli, intellettuale di razza e docente di Storia economica all'Università Statale di Milano, per il quale il problema non è contrastare l'innovazione ma salvaguardare il rapporto fra banca e territorio, e da Lodovico Festa, il quale ritiene che bisognerebbe evitare l'ennesimo intervento sulle banche senza visione sistemica.  Il modello cooperativo delle Popolari "una testa un voto", argomenta il senatore Debenedetti anche in base a personali esperienze, dà luogo a opacità e disfunzionalità gestionali. Smarrito l'originario spirito mutualistico, l'adozione del modello "un'azione un voto" da tempo sarebbe stata vantaggiosa; ora, con l'unione bancaria, diventa non procrastinabile. L'ex vicedirettore del Sole-24 Ore, Fabi, invece, vede la riforma come un giallo: "C'è la vittima: le grandi banche popolari. C'è il colpevole: il Governo. C'è l'arma del delitto: il decreto legge del 20 gennaio. Ci sono i complici: il Parlamento. C'è il mandante: la Banca d'Italia e, in secondo piano, la Banca centrale europea".


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network